(di Massimiliano D’Elia) Teheran ha inviato propri consulenti del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Crimea e Bielorussia per addestrare i russi a pilotare i droni di fabbricazione iraniana. La Russia ha già impiegato i droni suicidi iraniani, gli Shahed-136, Shahed-129 e Mohajer-6, contro installazioni energetiche ed edifici civili a Kiev. Ad oggi gli attacchi con missili e droni hanno ridotto la capacità energetica di Kiev al quaranta per cento.
Gli istruttori iraniani, in questa fase della guerra, stanno aiutando i russi a migliorare le loro capacità di puntamento dei droni per provocare più danni possibili alle installazioni strategiche. L’esercito russo, considerati gli scarsi risultati sul terreno, ha deciso di colpire ed annientare le infrastrutture energetiche di Kiev per giocarsi la carta dell’inverno, lasciando al freddo e al buio la popolazione della capitale ucraina.
Non è un fatto di poco conto se si considera che l’industria energetica ucraina, in condizioni normali, forniva elettricità anche all’Ue. Da ottobre scorso l’Ucraina ha smesso di esportare elettricità a causa degli attacchi missilistici russi.
Secondo gli osservatori internazionali il coinvolgimento iraniano aumenterà l’intensità della guerra ritardando il già difficile processo dei negoziati di pace. Il continuo impiego di consiglieri militari iraniani a sostegno dei russi incoraggerà l’utilizzo dei droni in maniera sistematica e massiva grazie alla linea di credito illimitata pattuita con le industrie della difesa iraniane per la costruzione in serie dei micidiali APR – Aeromobile a Pilotaggio Remoto. L’Iran, dal canto suo, con l’impiego dei droni contro le difese aeree e missilistiche occidentali esegue test sul campo molto importanti per affinare la ricerca e sviluppo di questa formidabile arma, rivelatasi fondamentale per indirizzare il prosieguo della guerra nel senso auspicato dalla strategia di Mosca.
L’influenza iraniana in Ucraina potrebbe però portare Israele ad interrompere la sua neutralità. Tel Aviv potrebbe fornire all’Ucraina i suoi avanzatissimi sistemi di rilevamento dei droni. A seguire anche Ue e Stati Uniti saranno costretti ad inviare armi antidroni per cercare di fermare i droni di Teheran.
Tale supporto potrebbe però fornire agli iraniani ulteriore “expertise” contro le difese antidroni israeliane e occidentali più in generale.
Kiev al buio
Ieri il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko ha prospettato lo scenario peggiore: “Kiev rischia un blackout totale e i cittadini devono ”prepararsi al peggio, ad affrontare qualsiasi situazione”. Potrebbero mancare presto elettricità, acqua o riscaldamento. Il sindaco ha poi precisato: ”Stiamo facendo di tutto per evitarlo. Ma siamo sinceri, i nostri nemici stanno facendo di tutto perché la città rimanga senza riscaldamento, senza elettricità, senza approvvigionamento idrico così moriamo tutti. E il futuro del Paese e il futuro di ciascuno di noi dipende da quanto siamo preparati ad affrontare le diverse situazioni”.
Le autorità di Kiev, scrive il NYT, hanno iniziato a pianificare l’evacuazione di tutti i tre milioni di civili della capitale, in previsione di un blackout totale.
La manovalanza sta costruendo, a tempi di record, oltre un migliaio di rifugi-bunker dotati di riscaldamento, luce ed acqua mentre gli ingegneri stanno cercando di riparare le infrastrutture elettriche con le poche attrezzature rimaste funzionanti.
“Durante la settimana, ho avuto diversi incontri con funzionari governativi, rappresentanti delle aziende energetiche, le amministrazioni regionali sulle possibili opzioni per far fronte alla situazione nel settore energetico. Consideriamo ogni scenario in dettaglio e prepariamo azioni appropriate”, ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel corso del suo discorso serale.
Le interruzioni di elettricità, ha evidenziato il presidente, continuano a Kiev e in sei regioni. Senza elettricità ci sono oltre 4,5 milioni di persone (oltre 3 milioni solo a Kiev e nella regione della capitale). “Non importa cosa vogliano i terroristi, non importa cosa cerchino, dobbiamo passare questo inverno ed essere ancora più forti in primavera di quanto lo siamo ora. Per essere ancora più pronti per la liberazione di tutto il nostro territorio di adesso“, ha tuonato Zelensky al ternmine del discorso.
“Siamo onesti: la Russia cerca di commettere un ‘genocidio energetico’, ma Kiev e l’Ucraina resisteranno“, ha detto in un tweet è Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino: “Piano di protezione semplice: difesa aerea, protezione degli impianti infrastrutturali, ottimizzazione dei consumi. Lo Stato affronta efficacemente queste sfide. Lavoriamo alla soluzione insieme ai nostri partner“.