Il leader nordcoreano Kim Jong Un è arrivato in Russia, nonostante gli avvertimenti di Washington di non favorire un accordo per l’invio di armi a Putin. E’ il secondo vertice di Kim con Putin, dopo che si sono incontrati nel 2019 durante il suo ultimo viaggio all’estero.
Kim ha lasciato domenica Pyongyang, direzione Russia, a bordo del suo treno privato, accompagnato da alti funzionari dell’industria bellica e militare e dal ministro degli Esteri.
L’agenzia di stampa giapponese Kyodo ha riferito ieri, citando una fonte ufficiale russa, che un treno che trasportava Kim era arrivato nella stazione di Khasan, la principale porta ferroviaria nell’Estremo Oriente russo. Il treno ha impiegato venti ore per giungere a destinazione. Il treno non supera i 60 chilometri orari, per via della sua blindatura. Ha interni bianchi, lunghi tavoli per le riunioni, monitor a schermo piatto, computer portatili, poltrone di pelle rosa e una lussuosa suite per Kim.
Kim non viaggia spesso all’estero, nei suoi 12 anni di potere ha compiuto solo sette viaggi fuori dal suo Paese e due volte ha attraversato il confine. Quattro di questi viaggi sono stati effettuati in Cina.
“Sarà una visita a tutti gli effetti“, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Ci saranno negoziati tra le due delegazioni e poi, se necessario, i leader avranno un faccia a faccia”.
I funzionari statunitensi, che per primi hanno informato dell’imminenza della visita, hanno detto che i colloqui sulle armi tra Russia e Corea del Nord stanno procedendo in maniera spedita e che Kim e Putin probabilmente discuteranno di fornire alla Russia armi per la guerra in Ucraina.
Putin è arrivato a Vladivostok lunedì, secondo l’agenzia di stampa russa TASS. È previsto che partecipi alla sessione plenaria del Forum economico orientale, che durerà fino a mercoledì.
Secondo le agenzie di stampa russe, Peskov ha dichiarato che l’incontro con Kim avverrà dopo il forum e che non è prevista alcuna conferenza stampa da parte dei due leader.
Non è stato confermato il luogo dell’incontro né se Kim parteciperà al forum economico.
Pyongyang e Mosca hanno comunque negato che la Corea del Nord possa fornire armi alla Russia.
Nel frattempo Washington e i suoi alleati hanno espresso preoccupazione per i recenti segnali di una più stretta cooperazione militare tra la Russia e la Corea del Nord.
Come riporta reuters la delegazione nordcoreana comprende membri di spicco del partito che si occupano dell’industria della difesa e degli affari militari, tra cui il direttore del Dipartimento dell’Industria delle Munizioni Jo Chun Ryong.
Il vice ministro degli Esteri sudcoreano Chang Ho-jin, ex ambasciatore in Russia, ha affermato che sarebbe nell’interesse di Mosca considerare la sua posizione internazionale dopo il conflitto in Ucraina e ricordare che ha contribuito a formare l’attuale regime di non proliferazione: “La cooperazione militare violerebbe le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, qualsiasi cosa la Russia faccia con la Corea del Nord”.
Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato che qualsiasi trasferimento di armi dalla Corea del Nord alla Russia violerebbe le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che vietano qualsiasi transazione di armi con la Corea del Nord.
“Naturalmente abbiamo applicato in modo aggressivo le nostre sanzioni contro le entità che finanziano lo sforzo bellico della Russia… e non esiteremo a imporre nuove sanzioni in modo appropriato”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Gli interessi di Putin e Kim: “la lista della spesa”
Putin vorrebbe da Kim artiglieria e missili anticarro. Pyongyang, secondo le informazioni del Dipartimento di Stato Usa, possiede scorte di munizioni che, secondo gli esperti, ammonterebbero a milioni di proiettili. Pyongyang dispone anche di carri armati di epoca sovietica del tipo che Mosca ha schierato in Ucraina e potrebbe fornire pezzi di ricambio.
La Corea del Nord, scrive La Repubblica, oltre ad aiuti alimentari vorrebbe da Mosca tecnologia avanzata per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare.
I rapporti tra Pyongyang e Mosca si sono intensificati negli ultimi tempi. A luglio scorso il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu è stato alla corte di Kim che gli ha mostrato il suo arsenale militare.
Shojgu, in quell’occasione avrebbe proposto a Kim un’esercitazione navale congiunta, assieme alla Cina.
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