Il presidente kosovaro, Hashim Thaci, in un’intervista alla rivista francese “Politique internationale” rilasciata nel corso della sua visita a Parigi, ha dichiarato che l’Unione europea non ha una visione comune sul Kosovo e che l’Europa non può sperare di parlare con una voce solo sulle questioni più importanti, come la Russia e la Siria, se non può trovare un accordo sul piccolo Kosovo.
Il presidente Thaci, in una lettera aperta al portale d’informazione “EurActiv”, ha accusato Bruxelles di avere definito una chiara strategia per l’adesione di Serbia e Montenegro, senza riservare lo stesso trattamento per gli altri paesi dei Balcani, provocando, con un atteggiamento contraddittorio, un rischio d’isolamento del Kosovo, discriminato rispetto alla Serbia lungo il percorso d’integrazione europea. L’Europa ha promesso “troppo rapidamente” un suo ulteriore allargamento nel periodo 2014-2019.
Il presidente kosovaro ha rimarcato che il Kosovo rimane senza il riconoscimento di cinque paesi membri dell’Ue e che l’Ue non può più continuare a tollerare che alcuni paesi membri non riconoscano l’indipendenza di Pristina. L’obiettivo di Pristina, sottolinea il presidente, è l’adesione all’Ue e non quello di avere delle missioni internazionali a tempo indeterminato nel paese.
“Se per Belgrado e Podgorica ora c’è una chiara strategia per l’adesione entro il 2025 gli altri quattro paesi dei Balcani occidentali sono stati lasciati fuori da questa prospettiva rinnovata e rafforzata”, continua il presidente durante l’intervista. L’Ue dovrebbe adottare una posizione comune nei confronti del Kosovo e assicurare, altresì, le stesse prospettive a tutti i paesi dei Balcani occidentali evitando di creare un’asimmetria devastante. Bruxelles “deve mettere fine all’isolamento dei kosovari e abbattere i muri mentali costruiti su falsi e pericolosi pregiudizi in quanto i kosovari sono per la grande maggioranza in favore dell’adesione Ue e sono pienamente dedicati al rispetto dei valori europei”.