La sessione negoziale a livello di esperti tenutasi ieri a Bruxelles nell’ambito del dialogo fra Belgrado e Pristina e’ partita in salita e ha confermato la grande distanza tra le due posizioni. A riferirlo, il capo della delegazione serba Petar Petkovic al termine della riunione, presieduta dall’inviato speciale Ue Miroslav Lajcak. Nelle tre ore e mezza di confronto, ha detto Petkovic, la situazione e’ stata molto tesa e a tratti dalla parte kosovara sono giunte anche parole offensive. La delegazione serba, ha detto, ha insistito in particolare sulla necessita’ di creare la Comunita’ delle municipalita’ serbe in Kosovo, prevista dall’accordo del 2013 ma di cui Pristina non vuol sentir parlare ritenendo tale organismo contrario alla costituzione che non consente la formazione in Kosovo di entita’ monoetniche. “Abbiamo detto con chiarezza che la formazione di tale Comunita’ e’ la condizione di tutte le condizioni se si vuole andare avanti”, ha osservato Petkovic, che in sede di negoziato ha denunciato al tempo stesso il preoccupante aumento di incidenti e episodi di provocazione e intimidazione ai danni della minoranza serba da parte di kosovari di etnia albanese.
Difficile il confronto anche sugli altri temi in discussione. Tipo la ricerca delle persone date per scomparse dal conflitto armato di fine anni ’90, le questioni energetiche e quelle della giustizia, la liberta’ di movimento. Nonostante le forti difficolta’ che persistono e le grandi differenze di posizioni, Petkovic ha sottolineato la volonta’ di Belgrado di continuare nel dialogo con Pristina, avendo l’obiettivo di garantire pace e stabilita’ nella regione. Ma e’ importante, ha affermato, attuare gli accordi gia’ raggiunti per dare un senso al negoziato. Pristina insiste nel ripetere che l’esito del dialogo deve essere il si’ di Belgrado all’indipendenza del Kosovo, cosa questa esclusa categoricamente dalla parte serba, che punta a un accordo di compromesso per il quale entrambe le parti rinuncino a qualcosa. La sessione negoziale odierna a livello di esperti e tecnici si è tenuta per preparare l’incontro di fine luglio tra il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier kosovaro Albin Kurti.