La Cina corre per mettersi al passo con le capacità militari statunitensi per perseguire le sue mire su Taiwan, anche con la forza, se necessario. Pechino sta costruendo la sua più grande portaerei.
La nave, chiamata Fujian in onore della provincia costiera di fronte a Taiwan, è in costruzione presso il cantiere navale Jiangnan di Shanghai dal 2018 e dovrebbe ridurre il divario tra la flotta cinese e le altre marine mondiali più affermate. Dovrebbe entrare in servizio alla fine del prossimo anno o al massimo nel 2024.
Il varo del Fujian è previsto per il 3 giugno prossimo, secondo analisti e resoconti dei media. Ma la data è slittata a causa del blocco della produzione a Shanghai, dovuto al Covid-19.
“La ripresa del lavoro, dopo le misure anti pandemia, è stata più lenta del previsto e c’è stata una mancanza di operai specializzati“, ha detto uno studioso militare cinese a condizione dell’anonimato al Financial Times. “Anche gli equipaggiamenti per ulteriori allestimenti non sono ancora pronti”.
Il Fujian è la prima portaerei cinese ad essere completamente progettata e prodotta a livello nazionale.
Le altre due – Liaoning e Shandong – utilizzano uno scafo rinnovato il cui progetto è stato acquistato dall’Ucraina.
La Shandong è stata varata nel 2017 dopo un anno di lavori di costruzione e 17 mesi di prove in mare aperto.
L’allestimento e le prove in mare del Fujian potrebbero richiedere ancora più tempo perchè a differenza delle altre due navi che hanno lo ski jump per lanciare gli aerei la nuova portaerei è dotata di una catapulta elettromagnetica, così come le moderne portaerei statunitensi.
“La marina militare di Pechino dovrà affrontare sfide di transizione da normali salti per i velivoli a più impegnative operazioni di portaerei (ndr catapulta), e questo potrebbe ritardare il raggiungimento di una piena capacità operativa“.
Ciò potrebbe portare agli stessi problemi iniziali simili a quelli affrontati dagli Stati Uniti con l’introduzione delle catapulte elettromagnetiche.
La Cina riesce a costruire navi molto velocemente ma impiega troppo tempo per le prove e raggiungere, quindi, la piena capacità operativa. Ad esempio la Liaoning si sta ancora esercitando per mettere insieme un gruppo d’attacco, quasi 10 anni dopo la consegna. Gli analisti affermano che la sfida più difficile della marina è la mancanza di marinai qualificati e la mancanza di un areo veloce e compatibile alle ambizioni. Un esperto del Council on Strategic and Wargaming Studies di Taipei ha detto che occorrono almeno 3000 marinai specializzati.
“L’obiettivo è raggiungere un equilibrio strategico con gli Stati Uniti nel Pacifico occidentale, oltre a consolidare il controllo del Mar Cinese Meridionale”, ha affermato l’analista militare. “La configurazione normale e ideale sarebbe di 40 aerei da combattimento per ogni portaerei, ma se guardiamo alla loro ultima esercitazione, al momento ne hanno solo 20″.
La Cina sta comunque lavorando ad un nuovo jet ad alta velocità progettato per essere utilizzato sulla nuova portaerei.