Ieri ad Amsterdam si è tenuto un incontro con i Ministri dell’Interno e Giustizia di sei paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna). Nel corso della riunione è stata esaminata la lotta alla criminalità organizzata partendo dai recenti violenti episodi avvenuti in nord Europa per poi focalizzarsi sui modus operandi a livello internazionale relativamente al narcotraffico e all’importanza degli hub strategici nonché ai rischi di compenetrazione tra mondo criminale e i white collar crimes. La collaborazione sarà dunque rafforzata nella prospettiva di realizzare anche cooperazioni con i paesi dell’America Latina.
Nel corso della riunione il Ministro della Giustizia e Sicurezza dei Paesi Bassi, Sig.ra Yeşilgöz-Zegerius, ha concordato un piano d’azione pluriennale con i Ministri e i rappresentanti di Giustizia e Affari Interni di Belgio, Germania, Francia, Italia e Spagna per operare insieme come un fronte unico contro il crimine organizzato. Presenti alla riunione erano anche la Commissione Europea, Europol ed Eurojust. Lo scopo è quello di individuare e neutralizzare le reti criminali anche unendo risorse, expertise e interventi, impiegandoli congiuntamente.
L’Italia, presente ai lavori con una delegazione tecnica guidata dal Vice Direttore Generale per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia Prefetto Gambacurta, accompagnato dal direttore del Servizio relazioni internazionali dell’ufficio di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia e da una rappresentanza del Ministero della Giustizia che ha partecipato alla sessione lavorativa. In particolare il Ministro dell’interno spagnolo nel sottolineare l’importanza del rintraccio degli asset finanziari ha anche anticipato che la lotta alla criminalità organizzata costituirà una delle priorità della futura presidenza spagnola dell’Ue nel 2023. Il Ministro dell’interno belga ha invece sottolineato l’importanza di ampliare la cooperazione internazionale in modo da poter rintracciare anche in altri paesi gli appartenenti ai sodalizi criminali richiamando anche il conflitto esistente e fortemente sentito tra la necessità di effettuare approfondite attività di indagine e le libertà del singolo e la tutela dei dati personali. Il Ministro ha anche annunciato che la prossima riunione ministeriale si terrà ad Anversa all’inizio del 2023. L’Italia nel suo intervento ha plaudito all’iniziativa della Coalizione precisando che la formale adesione al progetto potrà avvenire solo dopo l’insediamento del nuovo esecutivo. L’Italia ha sottolineato come il piano preveda un approccio olistico alla lotta al crimine organizzato evidenziando come utili spunti potranno essere desunti dalle azioni che saranno implementate sui porti del nord Europa. L’Italia ha inoltre sottolineato l’importanza delle misure di prevenzione anche di carattere patrimoniale che costituiscono oggi uno dei più efficaci presidi avanzati di contrasto alla delinquenza di stampo mafioso. In questo senso è stato evidenziato come questi strumenti che possono costituire un esempio replicabile anche in altri ordinamenti sono stati continuamente affinati nel tempo recependo indicazioni provenienti dai giudici europei e devono considerarsi oggi pienamente compliant con i principi del rule of law. L’intervento italiano è stato particolarmente plaudito dal Ministro olandese che ha sottolineato l’importanza di avvalersi dell’expertise italiana e la volontà di dare priorità all’avvio delle azioni connesse alla normativa sulla confisca.
Nel prosieguo della riunione è degno di nota l’impegno espresso dalla Commissione che si è congratulata sulle attività concordate e ha fornito pieno sostegno alle attività del Piano, descrivendo la propria strategia contro la criminalità organizzata che passa dal tracciamento e dalla cooperazione con i paesi terzi per rafforzare la presenza dell’Ue interessando anche l’ambito della corruzione. Nel corso del suo intervento il Commissario Johansson ha anche evidenziato l’importanza degli strumenti attualmente a disposizione della Commissione quali Efecc di Europol e anche l’expertise dell’Agenzia in tema di criptovalute e big data. Anche l’Agenzia ha poi evidenziato come l’aggressività della criminalità organizzata è aumentata facendo parimenti aumentare l’attività investigativa di Europol che ha raggiunto ottimi risultati operativi. L’agenzia nel sottolineare la necessità di diminuire le vulnerabilità alla base dell’infiltrazione criminale ha evidenziato l’importanza dell’approccio strategico in ciò leggendo il piano pluriennale ed evidenziando come esso sia in sinergia con gli obiettivi di Europol.