L’escalation del conflitto ucraino assume una nuova dimensione con il coinvolgimento diretto della Corea del Nord a sostegno della Russia. L’invio di un contingente militare nordcoreano, guidato dal Colonnello Generale Kim Yong Bok, rappresenta un segnale chiaro dell’approfondirsi dell’asse tra Mosca e Pyongyang. Mentre l’Europa discute nuove sanzioni e l’Ucraina chiede ulteriore supporto, il conflitto si complica con l’ingresso di nuovi attori e il rischio di una sempre maggiore internazionalizzazione delle ostilità.
di Antonio Adriano Giancane
La Corea del Nord è entrata nel conflitto ucraino a fianco della Russia, inviando un contingente di oltre 11.000 soldati. A guidare le forze speciali nordcoreane sarebbe il Colonnello Generale Kim Yong Bok, figura chiave dell’élite militare di Pyongyang. La notizia è stata confermata da funzionari di Kiev e Seul, che parlano di un coinvolgimento sempre più strategico di Pyongyang nel supporto alla campagna militare russa.
Stando a fonti ucraine, il contingente nordcoreano sarebbe stato schierato con l’obiettivo di “liberare il territorio russo dai soldati ucraini“. Per mascherare la loro presenza, i soldati nordcoreani avrebbero ricevuto documenti falsi e indosserebbero uniformi russe, come rivelato dall’intelligence sudcoreana e statunitense.
La Corea del Nord ha scelto di mettere in evidenza il Col. Gen. Kim come segno di lealtà verso la Russia. Dopo la visita di Vladimir Putin a Pyongyang lo scorso giugno, in cui è stato siglato un patto di mutua difesa, il generale Kim è diventato una presenza costante accanto al leader nordcoreano Kim Jong Un. I due sono stati visti insieme in molteplici occasioni: dalle visite in aree colpite da disastri naturali alle esercitazioni militari.
“È un uomo che ha dimostrato di essere affidabile”, ha dichiarato Jeon Kyung-joo, ricercatore del Korea Institute for Defense Analyses. L’ultima menzione del Col. Gen. Kim nei media nordcoreani risale al 6 ottobre, prima della sua presunta partenza per il fronte.
Il generale sarebbe tra i circa 500 ufficiali nordcoreani inviati in Russia per coordinare le operazioni militari. Questo intervento diretto mira a rafforzare l’alleanza tra Mosca e Pyongyang, mentre la Corea del Nord continua a cercare maggiore rilevanza geopolitica.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso preoccupazione per il crescente coinvolgimento nordcoreano. Durante una sessione straordinaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, Zelensky ha avvertito che il contingente nordcoreano potrebbe aumentare fino a 100.000 uomini. “Putin non fermerà la guerra di sua iniziativa. Deve essere costretto a negoziare una pace giusta“.
Il leader ucraino ha anche invitato l’Unione Europea a valutare e intensificare le sanzioni contro la Russia, denunciando l’attività della “flotta ombra” di petroliere che trasporta greggio russo eludendo le restrizioni imposte dai Paesi del G7. “Questa flotta sostiene economicamente la macchina bellica russa“, ha detto.
Il Parlamento Europeo ha ribadito il proprio sostegno all’Ucraina, con il leader del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, che ha sollecitato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz a fornire all’Ucraina i missili da crociera Taurus capaci di compiere attacchi di precisione contro bersagli di alto valore strategico penetrando le difese aeree avversarie volando a bassissima quota verso il target designato. “Gli Stati Uniti hanno dimostrato leadership; ora tocca all’Europa“, ha dichiarato Weber, applaudito da larga parte dell’assemblea.
Il Taurus KEPD 350, sebbene si parli sempre di Germania, in realtà sono prodotti sotto l’etichetta di Taurus Systems GmbH, una joint venture tra la tedesca MBDA Deutschland GmbH e la svedese e da una divisione di Saab. Questo sistema d’arma è dotato di una tecnologia avanzata progettata per colpire obiettivi di alto valore come bunker, centri di comando, infrastrutture strategiche e reti di rifornimento. Già utilizzato dalla Luftwaffe tedesca, è paragonabile agli Storm Shadow britannici e agli Scalp franco-italiani, ma si distingue per una gittata superiore a 500 km. Il Taurus, compatibile con velivoli come il Panavia Tornado, l’Eurofighter e il Gripen, necessiterebbe di adattamenti per l’utilizzo con i jet dell’aviazione ucraina. Operazioni simili sono già state effettuate per rendere compatibili altri sistemi occidentali con le piattaforme sovietiche in forza a Kiev. Dotato di una testata Mephisto da 481 kg capace di penetrare strutture fortificate, il missile vola a soli 35 metri dal suolo, raggiungendo quasi Mach 1. Grazie alla sua guida GPS e a un sistema di riferimento visivo, colpisce il bersaglio con precisione, effettuando una picchiata verticale dopo un’ascesa ripida. Se fornito a Kiev, il Taurus potrebbe ampliare quindi le capacità ucraine di colpire obiettivi strategici stazionari come navi da guerra russe o infrastrutture vitali, contribuendo a potenziare la difesa e l’offensiva contro le forze russe.
Tuttavia, non mancano voci di dissenso. I Patrioti per l’Europa e il Partito della Sinistra hanno chiesto una rapida fine delle ostilità e l’avvio di negoziati di pace con Mosca.
Il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto rappresenta una pericolosa escalation, rafforzando l’asse tra Mosca e Pyongyang e ponendo nuove sfide per l’Ucraina e i suoi alleati occidentali. Mentre le tensioni continuano a crescere, il ruolo del Col. Gen. Kim e dei soldati nordcoreani potrebbe trasformarsi in un punto critico in un conflitto che appare sempre più globale.
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