La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici nel Mar del Giappone. Lo riferiscono fonti militari della Corea del Sud.
Le forze armate di Seul hanno rilevato due lanci dall’area di Tongchang-ri, nella provincia di North Pyongan, dalle 11:13 alle 12:05. “I nostri militari hanno rafforzato la sorveglianza e la vigilanza cooperando strettamente con gli Stati Uniti“, ha affermato lo Stato Maggiore della Difesa sudcoreano.
Non a caso pochi giorni fa Pyongyang aveva annunciato il successo del collaudo di un motore a combustibile solido, prodotto con l’obbiettivo di sviluppare una nuova arma.
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All’inizio di febbraio Kim Jong Un ha partecipato ad una poderosa parata militare in cui spiccava la presenza di un nuovo missile balistico intercontinentale a combustibile solido, diverso dalla maggior parte dell’arsenale di missili balistici a lungo raggio, che sono armi a combustibile liquido, che devono essere rifornite di carburante nei siti di lancio, un processo che richiede molto tempo e che li rende vulnerabili agli attacchi preventivi.
Dopo un’intensa attività di lanci di missili nel corso del 2022, dall’inizio di quest’anno ce n’era stato uno solo proprio alle prime ore di Capodanno. Quelli di due giorni fa e di questa notte sembrano essere un avvertimento ai due alleati rivali di Pyongyang.
Pyongyang, infatti, aveva minacciato di intraprendere una risposta “senza precedenti” riguardo alle esercitazioni congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud previste a Washington la settimana prossima, con le quali i due paesi alleati vorrebbero affinare la risposta al potenziale uso di armi nucleari da parte della Corea del Nord.
Gli Usa hanno condannato “con fermezza” i test missilistici balistici intercontinentali della Corea del Nord che rappresentano “una flagrante ed evidente violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
Lo ha riferito due giorni fa, in una nota, la Casa Bianca, spiegando che “gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei territori americani, della Corea del Sud e del Giappone“.