di Redazione
La Corea del Sud ha ordinato agli abitanti di Yeonpyeong e Baengnyeong di evacuare le isole, in seguito ai circa 200 proiettili di artiglieria sparati dalla Corea del Nord al largo della sua costa occidentale. Queste esercitazioni di artiglieria lungo il confine marittimo violano l’accordo del 2018. Il Ministero della Difesa sudcoreano ha condannato le azioni nordcoreane, definendole “provocatorie”, e ha chiesto a Pyongyang di fermarsi, avvertendo che Seul prenderà, in risposta, “misure adeguate”.
Le tensioni sono aumentate ulteriormente a seguito delle dichiarazioni del leader nordcoreano Kim Jong-un, che ha ordinato l’aumento della produzione di lanciamissili mobili, sottolineando la necessità di prepararsi per una possibile resa dei conti. Le immagini di Kim in visita a una fabbrica di camion lanciamissili sono state diffuse, evidenziando la capacità della Corea del Nord di spostare razzi sul proprio territorio in modo più discreto. Il leader nordcoreano era accompagnato dalla figlia Ju-ae, indicata come possibile erede secondo l’intelligence sudcoreana.
La Casa Bianca ha dichiarato che l’intelligence americana ha rilevato che la Corea del Nord ha fornito lanciatori di missili balistici alla Russia per il conflitto in Ucraina. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, la Corea del Nord ha recentemente consegnato sistemi di lancio e missili balistici alla Russia, che sono stati utilizzati contro l’Ucraina il 30 dicembre e il 2 gennaio.
Gli esperti suggeriscono che Kim potrebbe intensificare i test delle armi in vista delle elezioni presidenziali americane di novembre, cercando di ottenere concessioni dagli Stati Uniti in caso di una possibile rielezione dell’ex presidente Donald Trump. Il confine marittimo tra le due Coree è stato teatro di sanguinose battaglie navali dal 1999, e l’accordo del 2018, che richiede la cessazione delle esercitazioni e della sorveglianza aerea, è ora a rischio a causa delle crescenti tensioni causate dal lancio del satellite spia militare nordcoreano a novembre scorso. Seul ha accusato la Corea del Nord di ripristinare i posti di guardia in prima linea, in contrasto con l’accordo del 2018, provocando ulteriori disaccordi tra le due nazioni.
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