L’Ansa ha riportato la notizia che la Corea del Nord ha lanciato oggi due nuovi missili balistici verso il Mar del Giappone. L’allarme è stato lanciato dallo stato maggiore dell’esercito della Corea del Sud: due missili balistici a corto raggio lanciati dalla zona di Samsok, a Pyongyang, verso il Mare del Giappone. I nuovi lanci seguono il test di martedì di un missile balistico a raggio intermedio che aveva anch’esso sorvolato il Giappone. Il Comando di stato maggiore sudcoreano ha riferito di aver rilevato il lancio del missile da Mupyong-ri, nella provincia settentrionale di Jagang, effettuato alle 7.23 locali (00.23 in Italia): ha volato per circa 4.500 chilometri, confermando il superamento del Giappone e toccando un apogeo di circa 970 km alla velocità massima considerevole di Mach 17. Le autorità d’intelligence di Corea del Sud e Stati Uniti stanno conducendo un’analisi dettagliata per verificare le specifiche del missile che, a una prima analisi, rimanda a un Hwasong 12 che a gennaio volò per circa 800 chilometri a un’altitudine massima di 2.000 km
Il governo di Pyongyang, in un comunicato, ha affermato che i test missilistici effettuati dalla Corea del Nord negli ultimi giorni sono la risposta alle esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud e dopo la visita della vicepresidente americana Kamala Harris a Tokyo e a Seul.
L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield in un tweet ha scrtitto, riferendosi alla Corea del Nord: “basta con l’atteggiamento sconsiderato, provocatorio e che porta all’escalation, si torni al dialogo”.
Il Comando americano nell’indo-pacifico ha reso noto che i lanci dei missili coreani non hanno determinato una minaccia immediata agli alleati. In una nota ha poi precisato che “la serie di provocazioni di missili balistici della Corea del Nord rafforzerà ulteriormente la deterrenza e le capacità di risposta dell’alleanza Corea del Sud-Usa e non farà altro che approfondire l’isolamento del Nord dalla comunità internazionale“. Rimane ferma la condanna del lancio visto come “un atto di provocazione significativa” che mina la pace e la stabilità non solo nella penisola coreana ma anche nella comunità internazionale, rappresentando una “chiara ” violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu.“La serie di provocazioni di missili balistici della Corea del Nord rafforzerà ulteriormente la deterrenza e le capacità di risposta dell’alleanza Corea del Sud-Usa e non farà altro che approfondire l’isolamento del Nord dalla comunità internazionale“. Il Comando Usa ha aggiunto che il lancio è letto come “un atto di provocazione significativa” che mina la pace e la stabilità non solo nella penisola coreana ma anche nella comunità internazionale, rappresentando una “chiara ” violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Il Giappone, da parte sua, ha dichiarato che il missile ha “probabilmente” sorvolato il Paese, avvertendo i residenti di trasferirsi nei rifugi. “Sembra che la Corea del Nord abbia lanciato un missile. Si prega di evacuare negli edifici o nel sottosuolo”, ha detto il governo nipponico in una allerta emessa alle 7:29 ora locale (le 00:29 in Italia). L’emittente nazionale Nhk ha affermato che l’allarme era in vigore per due regioni settentrionali del Paese. Intorno alle 8 ora locale (l’1 in Italia) l’ufficio del primo ministro nipponico ha twittato poi che “un proiettile che sembra essere un missile balistico nordcoreano è volato probabilmente sopra il Giappone”. In un comunicato, la guardia costiera giapponese ha affermato che il missile sembra essere già caduto in mare e ha avvertito le navi di non avvicinarsi a nessun oggetto in caduta.
Il Comando americano per l’Asia e il Pacifico ha affermato che “l’impegno di Washington nella difesa del Giappone e della Corea rimane incrollabile”.
La Casa Bianca ha, inoltre, informato che il consigliere per la Sicurezza nazionale Jack Sullivan ha parlato separatamente con le sue controparti sudcoreana e giapponese per elaborare una “risposta internazionale adeguata e solida” e riaffermare “l’impegno ferreo” degli Stati Uniti nella difesa del Giappone e della Corea del Sud.
Il presidente del Consiglio dell’Ue, Charles Michel su twitter: “Condanniamo con fermezze il deliberato tentativo della Corea del Nord di mettere a repentaglio la sicurezza nella regione, lanciando un missile balistico sopra al Giappone Un’aggressione ingiustificabile, in palese violazione del diritto internazionale”.
Hwasong 12
Il missile lanciato dalla Corea del Nord potrebbe essere un vettore Hwasong-12, un missile balistico a raggio intermedio (IRBM) testato per la prima volta il 30 gennaio 2022 e dotato di una gittata variabile compresa tra i 3.700 e i 6.000 chilometri. L’Hwasong-12, inoltre, è il primo missile balistico sviluppato da Pyongyang potenzialmente in grado di raggiungere e colpire con precisione, per esempio, l’isola statunitense di Guam. L’altra opzione accreditata riguarda la possibilità che la Corea del Nord abbia lanciato un IBCM, ovvero un missile balistico intercontinentale che, a differenza degli IRBM, è dotato di una gittata maggiore. Pesante 28 tonnellate ed alto 16 metri, si tratta del ‘fratello minore’ dell’Hwasong-14, testato lo scorso 4 luglio e dotato di una portata di 7-10mila km. L’Hwasong-12 è apparso per la prima volta nella parata militare dello scorso 14 aprile a Pyongyang in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della nascita del fondatore della Corea del Nord Kim Il-sung.
Gli analisti pensano che 20 minuti di volo sembrano un po’ troppi per un Hwasong-12. Non è ancora da escludere che il lancio possa aver riguardato un missile balistico intercontinentale con interruzione anticipata del booster.
Il pericolo di un prossimo test nucleare
l lancio da parte della Corea del Nord del suo primo missile balistico sullo spazio aereo del Giappone in oltre cinque anni farebbe inoltre presagire l’arrivo di ulteriori test di armi, inclusa la temuta settima detonazione nucleare.
ll Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington ha diffuso un report sulle immagini satellitari raccolte tra il 19 e il 29 settembre scorso sul sito di Punggye-ri che ha finora ospitato le detonazioni atomiche.
Mentre tutti i preparativi sembrano completati al tunnel n.3 (per Usa e Corea del Sud tutto è pronto per il test), gli analisti di Csis hanno rilevato a sorpresa nuovi lavori in corso al tunnel n.4. L’attività potrebbe far parte di un’espansione delle capacità di test nucleari della Corea del Nord oltre il tunnel n.3, oppure potrebbe essere parte “di un piano di inganno strategico”, di depistaggio.
Ieri, in una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatore statunitense Linda Thomas-Greenfield ha accusato Russia e Cina di aver ver fornito alla Corea del Nord “protezione generale” contro gli sforzi per rinnovare ed inaspire le sanzioni esistenti. In risposta, Russia e Cina hanno difeso la Corea del Nord in quanto ha reagito alla “dottrina conflittuale nella regione del Pacifico” degli Stati Uniti. Sia la Russia che la Cina hanno chiesto una ripresa del dialogo multilaterale sulla penisola coreana. I colloqui sulla denuclearizzazione sono falliti al vertice del 2019 tra Thump e Kim e l’amministrazione Biden non è stata disposta a concedere l’allentamento delle sanzioni che Kim cerca.