“Tassativo, come ha sempre detto Luigi: mai con il partito di Bibbiano. Ma perché non consultate noi elettori?”
(di Andrea Pinto) La frase in un commento ad un post di Luigi Di Maio, una frase che è stata inondata di like; ciò, rende l’idea della volontà della base grillina che invoca a gran voce #Rousseau, ovvero la possibilità di poter certificare la propria opinione sull’alleanza con il Pd. Un’alleanza minata di ora in ora “dall’incipit” del Movimento e dalle rimostranze del Pd. Oltre al taglio dei parlamentari, dove potrebbe esserci convergenza nella cornice della riforma della legge elettorale, per quanto riguarda il premier vi è ancora disallineamento. I pentastellati pongono una condizione irrinunciabile per il prosieguo dei lavori, Giuseppe Conte a guida del governo giallo-rosso. Zingaretti è fermo nel volere discontinuità rispetto al passato e rilancia con la candidatura del presidente della Camera, Roberto Fico che a sua volta fa sapere, a mezzo nota stampa, di voler rimanere nell’attuale carica istituzionale. Matteo Renzi, pur di tornare in sella al Governo accetterebbe, invece, anche un Conte bis. La situazione è ancora molto fluida.
A quanto pare Salvini potrebbe incontrare Luigi Di Maio, la notizia è riportata da La Repubblica che precisa i contatti via whatsapp tra Di Maio e Salvini già da sabato scorso.
Nel Movimento si sta ancora discutendo sul vaglio della rete e sull’opportunità di chiedere un parere anche su Conte, quale capo del nuovo esecutivo. Il timore della classe dirigente pentastellata, palesato già dai social, è che la base esprima in maniera inequivocabile il proprio dissenso all’alleanza con il Pd. A quel punto si dovrebbe interrompere l’interlocuzione con il Pd mettendo i grillini in un bivio “cieco” dove ogni strada non è detto che sia quella giusta per la sopravvivenza del Movimento stesso.
Sui social, così come riporta La Repubblica le frasi sono eloquenti: “Andate con il Pd dopo che li avete massacrati per anni? Siete ridicoli”. “Inciuciate con il Pd? Ci avete preso in giro, consultate gli elettori”.
Un dato è interessante: a fronte dei milioni di follower sui social gli iscritti a #Rousseau sarebbero solo 100 mila, davvero una stranezza unica per chi, della trasparenza, ne ha fatto la propria bandiera. Nel frattempo all’interno del Movimento ci sono Gianluigi #Paragone, Paola #Taverna e Massimo #Bugani, che concordano con la linea #Casaleggio, di un ritorno con la Lega, di parere opposto il capo ideologico dei grillini Beppe #Grillo. Alessandro Di Battista, invece, è favorevole ad un ritorno con la Lega ma non disdegnerebbe neanche le votazioni anticipate. Luigi Di Maio, per ora segue gli eventi e non si sbilancia, sostiene solo la linea, “Conte a Palazzo Chigi”.
Nel frattempo Giorgia #Meloni con i suoi banchetti sparsi in Italia per la petizione pro-voto ha raccolto già 50mila firme.
A quanto pare la “soap opera” della crisi politica più pazza di sempre non ha ancora una sceneggiatura certa.