La Germania ha approvato di recente il suo bilancio dando così il via, per quanto riguarda il settore Difesa, all’aggiornamento tecnologico di 15 Eurofighter. A confermare la notizia la stessa Airbus che ha annunciato l’aggiornamento dei velivoli caccia alla guerra elettronica. I velivoli saranno, pertanto, dotati di un avanzato sistema di localizzazione e autoprotezione per i trasmettitori fornito da Saab, insieme ai missili anti-radar “Aargm” prodotti dall’americana Northrop Grumman.
L’Eurofighter Ek (Electronic Combat) dovrà ottenere la certificazione NATO entro il 2030, preparandosi così a sostituire il Tornado nel ruolo di Suppression of Enemy Air Defence (SEAD).
“La guerra elettronica e la ricognizione rappresentano requisiti fondamentali per la NATO. I conflitti attuali e l’attuale situazione di sicurezza sottolineano l’importanza cruciale di queste capacità”, ha dichiarato Michael Schollhorn, CEO di Airbus Defence and Space. “In questo contesto, la decisione del governo tedesco di integrare la guerra elettronica nel portafoglio di capacità dell’Eurofighter è di enorme rilevanza. L’Ek arricchirà notevolmente lo spettro operativo dell’Eurofighter, contribuendo al contempo al potenziamento della sovranità e dell’autonomia europea”.
La Luftwaffe tedesca ha pianificando di dismettere, progressivamente, il bombardiere multiruolo Tornado a partire dal 2025 e trasferire le sue capacità su un altro sistema d’arma. Poiché il sistema Eurofighter è già in uso in Germania, è stato pensato di integrare le capacità del velivolo per affiancarlo alla linea Tornado, specialmente nei combattimenti di guerra elettronica. Inoltre, l’incremento dell’utilizzo dello stesso tipo di aeromobile comporterà notevoli risparmi di costi, in termini di servizi di supporto e formazione grazie all’economia di scala, riducendo così anche i costi operativi “per ora” nelle Forze Armate tedesche.
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