Con la quarta vittoria su cinque incontri ufficiali, la Lazio sbanca Arnhem e festeggia nel migliore dei modi il ritorno in Europa League. Dopo pochi giorni dalla batosta inflitta al Milan in campionato, Simone Inzaghi rivoluzionando una regola non scritta che sembrava un punto fermo nel calcio, perlomeno quello di quando eravamo ragazzini, cambia sette undicesimi della formazione che aveva umiliato i rossoneri e manda a benedire il classico: “squadra che vince non si cambia”. Scelta coraggiosa quella del mister biancoceleste, ma perfettamente in linea con quel coraggio che lo aveva contraddistinto fin dal suo “ritorno” a Formello nelle vesti di allenatore “di ripiego” della prima squadra e che gli aveva permesso di portare con umiltà, sacrificio e appunto coraggio, quella Lazio al grande livello in cui possiamo ammirarla ora. “Inzaghino” conferma nella formazione iniziale solo Strakosha, l’olandese De Vrij, Parolo (che sarà indisponibile in quanto squalificato, nella trasferta contro il Genoa) e Luis Alberto. Per il resto la formazione è rivoluzionata da interpreti che avevano avuto poco o addirittura nessuno spazio nelle gare ufficiali fino a ieri giocate dai capitolini. Bastos sostituisce l’infortunato Wallace, Luiz Felipe debutta dal primo minuto come anche Marusic, Caicedo e Di Gennaro che non era mai stato impiegato prima. Tornano titolari dall’inizio Murgia e Lukaku. Di fronte c’è il Vitesse, fresco vincitore della coppa d’Olanda ed attualmente secondo nel campionato nazionale dietro al Feyenoord. La Lazio, in maglia “versione Europa” a strisce biancocelesti, si sistema con un 3-5-1-1. Si assiste ad una buona gara caratterizzata da continui cambi di fronte da una parte e dall’altra. I biancocelesti sfiorano un paio di volte il gol grazie ai colpi di testa di Luis Alberto e De Vrij ma gli olandesi non sono da meno e mettono in pericolo la rete italiana grazie ad un calcio di punizione di Kashia. La Lazio gioca bene ma fa registrare qualche sbandamento sopratutto in difesa che infatti viene “bucata” al minuto 33 da Matavz che colpisce sotto porta su traversone dalla destra di Rashica e porta il Vitesse in vantaggio. La Lazio prova subito a reagire, ma il primo tempo si chiude con il risultato di 1-0 per gli olandesi. La ripresa comincia con Immobile al posto dell’ammonito Luiz Felipe e con una Lazio che passa al 4-3-1-2. Al 6º minuto al termine di un’azione caparbia la Lazio passa con Parolo che fissa il risultato sull’1-1. Passano pochi minuti ed il Vitesse con un’azione simile a quella del vantaggio olandese va a segno, questa volta con Linssen che sempre su traversone di Rashica batte Stakosha.
Inzaghi si rende conto che non è più il momento di scherzare ed inserisce la qualità di Milinkovic Savic al posto di Di Gennaro e l’esperienza di Lulic, che sostituisce Lukaku. Al 22º è il solito Immobile che sfrutta una bella giocata di tacco del partner d’attacco Caicedo e gonfia la rete per il momentaneo 2-2. La rimonta biancoceleste si completa al 30º, quando il “giovane della provvidenza” Murgia, batte di sinistro il portiere olandese e regala la prima vittoria europea alla Lazio di Simone Inzaghi.
GB
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