Sottoscritto un accordo tra ISPRA e Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche
Oggi, nella sede del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche e il Direttore generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Maria Siclari, hanno siglato un Accordo di collaborazione tecnico-scientifica e di supporto per le attività legate alla stesura e alla verifica dei Piani speciali per la ricostruzione.
L’Accordo, che durerà fino al 30 giugno 2024, prevede di sviluppare forme di collaborazione volte a una maggiore mitigazione del rischio idraulico nei territori alluvionati, mediante una più attenta e rispettosa gestione della fauna fossoria – che comprende tutte le specie animali che scavano nel terreno, anche lungo gli argini dei fiumi, per costruirne la propria tana – e della flora locale, in particolare della vegetazione riparia e di versante, che cresce lungo le rive dei corsi d’acqua e negli alvei di torrenti e ruscelli.
L’obiettivo dell’accordo è quello di fornire supporto tecnico-scientifico alla Struttura commissariale nell’ambito del Gruppo di lavoro interministeriale e interistituzionale al quale partecipano diversi rappresentanti del territorio, tra i quali i tecnici dello stesso ISPRA.
Con la stesura dei Piani speciali e il lavoro sinergico tra l’Istituto e la Struttura commissariale, si intende individuare soluzioni volte a garantire la qualità strutturale, sismica ed energetica degli interventi da realizzare per la ricostruzione, con particolare attenzione al consumo di suolo, alla conservazione dell’identità e della memoria dei paesaggi, della biodiversità e dei servizi ecosistemici che essa fornisce, alla gestione delle colture, del verde urbano e delle aree naturali protette, inclusi i siti della rete “Natura 2000”.
L’ISPRA si impegna inoltre a fornire supporto tecnico e scientifico anche in materia di gestione dei rifiuti, condividendo con la Struttura guidata dal Generale Figliuolo dati e informazioni ambientali disponibili nel Sistema Informativo Nazionale dell’Ambiente (SINA).
La ricostruzione deve confrontarsi con i temi dell’economia, della sostenibilità ambientale e sociale, della transizione digitale, per garantire la valorizzazione dello sviluppo del patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e artistico, in linea con gli impegni europei e multilaterali sottoscritti dall’Italia in tema di conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali (acqua, suolo) e della biodiversità, attraverso misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici contenute nei “Piani di Bacino di Distretto”.
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