di Aniello Fasano
A pochi giorni dalla sospensione degli aiuti militari statunitensi e dal blocco delle informazioni dell’intelligence, le perdite ucraine sono gravissime. La decisione degli Stati Uniti che ha spiazzato le autorità ucraine e tutti gli alleati europei sta aiutando in modo deciso l’avanzata russa lungo una parte critica del fronte, soprattutto nel Kursk, con l’uccisione di molti soldati ucraini. Da quanto riporta il Time “ci sono centinaia di ucraini morti. Il problema più grande è il morale“, ha aggiunto, “poiché le forze armate dell’Ucraina stanno combattendo senza alcuni dei loro migliori sistemi d’arma. E questo non a causa degli attacchi russi ma a causa della marcia indietro americana”.
Dal canto suo, Trump, parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, a chi gli chiedeva se il presidente russo stesse approfittando della pausa degli Stati Uniti nella condivisione di informazioni di intelligence per attaccare l’Ucraina, ha dichiarato che condivide in pieno la mossa di Putin in quanto “sta facendo quello che farebbe chiunque altro”.
Davvero a questo punto non si capisce quale sia il reale obiettivo dello Zar: se la Russia vuole la pace perché il presidente Putin non ordina alle sue truppe di fermarsi e di rientrare?
L’Alta rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Kaja Kallas si dichiara molto preoccupata per quanto sta succedendo negli ultimi giorni “I missili russi continuano a colpire incessantemente l’Ucraina, portando ancora più morte e distruzione. Ancora una volta Putin dimostra di non essere interessato alla pace. Dobbiamo aumentare il nostro sostegno militare, altrimenti saranno ancora più civili ucraini a pagare il prezzo più alto” ha scritto in un messaggio su X. Il presidente Zelensky è certo che gli attacchi del Cremlino mostrano al mondo intero che gli obiettivi della Russia sono immutati. Putin non si fermerà, imporrà delle condizioni inaccettabili per la pace e continuerà la sua avanzata conquistando altro territorio ucraino.
“Pertanto, è molto importante continuare a fare tutto il possibile per proteggere la vita, rafforzare la nostra difesa aerea e inasprire le sanzioni contro la Russia“, aggiunge Zelensky. “Tutto ciò che aiuta Putin a finanziare la guerra deve essere spezzato“, sottolinea il presidente ucraino su Telegram. Soli pochi giorni fa almeno 30 soldati ucraini sono morti in un attacco missilistico russo contro un campo di addestramento nel villaggio di Cherkaske, nella regione di Dnipropetrovsk. Diversi attacchi su Dobropillia, una città nella Regione di Donetsk. Altri 14 morti e 37 feriti. E secondo i media Kiev starebbe valutando il ritiro delle truppe dalla regione russa di Kursk a causa dei pesanti attacchi russi. Zelensky, in un post su Facebook, ha definito gli attacchi russi “spregevoli e disumani”, raccontando quello che è successo nel centro di Dobropilia nel Donetsk, “l’esercito russo ha lanciato due missili balistici. Dopo che i nostri servizi di emergenza sono arrivati sulla scena, hanno lanciato un altro attacco, prendendo deliberatamente di mira i soccorritori e causando almeno dodici morti e trenta feriti. Questa è una tattica di intimidazione spregevole e disumana usata fin troppo spesso dai russi”.
In questo caos giunge l’indiscrezione del quotidiano britannico The Thelegraf secondo cui “Trump vuole togliere 35 mila soldati americani in ambito NATO dalla Germania e dislocarli in Ungheria”, citando fonti vicine all’amministrazione americana. Secondo la fonte Trump sarebbe arrabbiato perché “gli europei sembrano spingere per la guerra”, mentre l’Ungheria mantiene un rapporto positivo con la Russia confermato anche nell’ultimo Consiglio europeo straordinario dove si è opposta agli aiuti europei a Kiev.