(di Emanuela Ricci) “La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare“, così “narrava” Oscar Wilde. Un tema forte ma necessario da trattare in tutti i settori della società, anche nella politica. Il sostantivo “politica” poi è femminile…..a parte la “provocazione” è necessario andare oltre ogni preconcetto di genere ed affrontare la problematica con serenità e con l’unico desiderio di riuscire a dare agli elettori, ai propri concittadini una nuova proposta, concreta e trasparente. Al di là del sesso di appartenenza conta la sostanza, la proposta politica credibile e davvero realizzabile e far capire da subito il modo di approcciare le problematiche, quelle che poi condizionano la vita reale della popolazione.
Non è un tabù che le più alte cariche istituzionali, nell’ultimo decennio, abbiano visto la figura femminile emergere sopra le altre. Angela Merkel, Theresa May, i nostri due recenti ministri della Difesa, oppure il capo delle operazioni della Cia: tutte donne, tutte al vertice di strutture organizzative complesse che richiedono preparazione e soprattutto elevatissima capacità decisionale in tempi “ristretti”. Capacità ampiamente confermate ed apprezzate dai colleghi internazionali.
La figura femminile, oramai, non può più essere messa di lato e subire con qualche “sorriso beffardo” la triste compiacenza del collega di turno. La donna deve avere, a pieno titolo, il proprio ruolo in ogni attività, anche in quella politica per diventare parte attiva nella vita amministrativa anche di piccole realtà, dove forse è necessario un cambio di rotta radicale, all’insegna della “novità” e della “trasparenza”. Ogni cittadino ha il diritto di conoscere e di essere informato con puntualità, deve essere sicuro che chi amministra lo sappia fare e che soprattutto prenda e ponga in essere decisioni ed azioni davvero necessarie. L’Amministrazione che vorrei deve essere “sempre trasparente”, “sempre accessibile” e “sempre proiettata” verso le esigenze del proprio cittadino. Il denaro utilizzato, che è quello della comunità, “deve” essere sempre rendicontato e condiviso. Ogni cittadino si deve sentire parte attiva dell’amministrazione del proprio comune, solo così si può crescere insieme, solo così ci potrà essere un futuro sostenibile e non “fumoso”, basato sulla referenza più bieca.
La figura femminile può contribuire, quindi, insieme con gli altri colleghi a questa esigenza di trasparenza e di razionalizzazione, oggi preminente, soprattutto alla luce della contingenza economica che verrà. Solo nuove iniziative e nuove idee potranno fare la differenza in quei territori che hanno bisogno di rivitalizzarsi per attirare investimenti veri e perchè no, anche tantissime giovani coppie.