In una nota il colosso russo dell’energia Gazprom fa sapere che a partire da mercoledì ridurrà di altri 20 punti percentuali le forniture di gas verso la Germania che perderà, quindi, circa 33 milioni di metri cubi al giorno. La motivazione addotta dalla compagnia è riferita alla riparazione della turbina Siemens.
La notizia porta ad un nuovo rialzo del gas europeo che arriva a toccare i 176 euro al megawattora.
Immediate le reazioni delle Istituzioni. “L’annuncio del nuovo taglio dei flussi di gas attraverso il Nordstream1 da parte di Gazprom è esattamente il tipo di scenario a cui si riferiva la presidente” Ursula von der Leyen “la scorsa settimana e che ha portato lei e il collegio” dei commissari Ue “a fare la proposta di solidarietà per risparmiare gas”. A dirlo è stato il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer. “Questo sviluppo convalida la nostra analisi“, evidenzia Mamer, auspicando i ministri europei dell’Energia che si riuniranno a Bruxelles adottino “una risposta adeguata” accordandosi sul piano d’emergenza presentato dall’esecutivo Ue.
“Servono unità e solidarietà” e attraverso il piano per la riduzione della domanda “ci prepariamo allo scenario peggiore”. E’ quanto sottolinea un alto funzionario Ue alla vigilia del Consiglio Affari Energia che, in via straordinaria si riunirà oggi. La presidenza di turno della Repubblica Ceca, aggiunge la stessa fonte, punta “ad un’intesa politica“. “Sappiamo che abbiamo gli occhi del mondo su di noi, non c’è un piano B. Domani è un ‘all-in'”, sottolinea.
Secondo la Germania non c’è “nessuna ragione tecnica” per una riduzione del flusso di gas attraverso il Nord Stream 1 annunciata oggi da Mosca.“Abbiamo preso atto dell’annuncio. Osserviamo la situazione in stretto coordinamento con l’agenzia delle reti federale e il team dell’unità di crisi sul gas. Stando alle nostre informazioni non ci sono ragioni tecniche per una riduzione delle consegne”, si legge nel comunicato del ministero dell’Economia e del Clima guidato da Robert Habeck. “Esistono le precondizioni per un’autorizzazione giuridicamente in linea con le sanzioni della consegna della turbina. Il Canada ha dato l’autorizzazione necessaria. Per il regime europeo delle sanzioni non serve alcuna autorizzazione eccezionale”.