Secondo quanto reso noto dalla CNN, Steve Bannon, l’ex capo stratega del presidente Donald Trump al centro delle esplosive rivelazioni contenute nel libro Micheal Wolff, aveva già tentato di screditare il miliardario nel 2015, durante le primarie repubblicane.
La CNN ha spiegato che Bannon, quando le sorti delle elezioni presidenziali non erano ancora chiare, era a capo di una cordata che stava cercando materiale per associare Trump a criminali mafiosi. Poi, Bannon, avrebbe cambiato idea in corsa, salendo sul carro del vincitore visto il travolgente successo di Trump durante le primarie che lo hanno portato alla nomination del Grand Old Party (Gop) e poi alla presidenza.