La Russia ha aperto, venerdì scorso, un procedimento penale contro Lyubov Sobol, alleata del dissidente russo Navalny, accusandola di aver tentato di avvicinare un presunto agente segreto che secondo Navalny faceva parte di un complotto per ucciderlo. I sostenitori di Navalny affermano che Sobol ha suonato il campanello del presunto agente del FSB.
Il fermo è scattato dopo le accuse lanciate da Navalny il quale aveva dichiarato che l’agente aveva preso parte a un complotto per avvelenarlo con un agente nervino lo scorso agosto.
Secondo Navalny, il fermo di Sobol rappresenta l’ennesima repressione adottata da Putin contro gli oppositori del Cremlino prima delle elezioni parlamentari del prossimo anno.
La polizia ha prelevato Sobol per un interrogatorio lo scorso venerdì accusandola di aver ripetutamente ripetutamente tentato di entrare nell’appartamento di una donna anziana nella parte orientale di Mosca, indossando le uniformi utilizzate dalla sicurezza per la salute dei consumatori.
Secondo l’accusa, la Sobol avrebbe ingannato un corriere per le consegne con l’intento di entrare in un condominio e facendo poi irruzione con la forza nell’appartamento della donna quando ha aperto la porta, un reato che comporta due anni di carcere.
Navalny, che si trova in Germania dove è stato curato dopo essere crollato su un aereo in Russia, ha condannato l’azione. Alla proteste del dissidente russo fanno eco le posizioni della Germania e di altre nazioni occidentali che affermano che Navalny è stato avvelenato con un agente nervino Novichok in stile sovietico con l’intento di ucciderlo. Accuse queste sistematicamente negate dal Cremlino che ha dichiarato la estraneità al fatto.