La Russia colpisce gli Himars americani mentre la Corea pensa di inviare propri militari in Ucraina

di Emanuela Ricci

Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha dichiarato che l’esercito russo ha colpito con successo tre apparati HIMARS in Ucraina, causando la morte anche di specialisti stranieri mentre operavano con tali sistemi. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, indiscrezioni suggeriscono che si trattasse di militari polacchi presenti in Ucraina come addestratori.

La NATO, da parte sua, sta studiando nuove misure per contrastare la Russia. Secondo il New York Times, l’Alleanza intende stabilire un nuovo quartier generale in Germania per gestire l’assistenza militare all’Ucraina.

Nel frattempo la Russia sta rafforzando le sue alleanze con Iran e Corea del Nord. Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha parlato di un “grande trattato con l’Iran“, mentre la Corea del Nord ha espresso l’intenzione di inviare forze del genio nei territori ucraini occupati dalla Russia a partire dal prossimo mese di luglio. Questo annuncio arriva pochi giorni dopo l’incontro tra Vladimir Putin e Kim Jong-un, durante il quale è stato firmato un trattato di collaborazione e reciproca assistenza.

La televisione sudcoreana Chosun ha rivelato che Kim Jong-un ha già deciso di inviare i suoi genieri nei territori ucraini occupati dalla Russia, per aiutare Mosca con la gestione delle armi fornite dalla Corea del Nord al Cremlino. Non si tratterebbe di truppe da combattimento, ma di membri dell’apparato logistico, che svolgerebbero compiti importanti per la prosecuzione del conflitto.

La possibilità che la Corea del Nord invii truppe a supporto della Russia in Ucraina ha suscitato preoccupazioni internazionali. Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha dichiarato: “Se fossi un ufficiale incaricato della gestione delle forze armate nordcoreane, ci penserei due volte a mandare le mie truppe a servire come carne da cannone nella guerra illegale contro l’Ucraina“. Ha aggiunto che le voci arrivate da Seul sull’intenzione di Kim Jong-un di inviare i propri genieri per aiutare l’amico Putin nella gestione delle armi “sono certamente un qualcosa a cui prestare attenzione“.

La Russia ha già sperimentato l’arruolamento di soggetti stranieri. Cuba ha già inviato mercenari per combattere in cambio di un salario mensile attraente (circa 2000 dollari). L’iniziativa ha coinvolto però solo poche centinaia di uomini, attratti con l’inganno e con la promessa di dover svolgere solo compiti di natura logistica. Di fatto sono stati mandati al fronte in prima linea non ritornando più a casa. Da qui la protesta della popolazione cubana nei confronti del governo che però ha sempre negato alcun coinvolgimento nell’arruolamento. Poco dopo si scoprì che i ragazzi cubani venivano arruolati, tramite i social media, con campagne pubblicitarie ingannevoli magistralmente orchestrate dai russi.

In un contesto di crescenti tensioni, la NATO ha nominato il primo ministro olandese Mark Rutte come prossimo Segretario Generale. La nomina di Rutte è stata accolta con favore da Kiev, con il presidente Zelensky che ha definito Rutte un “leader forte e rispettoso dei principi”. Mosca, invece, ha espresso scetticismo riguardo a possibili cambiamenti nella politica della NATO sotto la nuova leadership.

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