La Russia lancia la guerra informatica alla NATO con l’Intelligenza Artificiale

I servizi di sicurezza occidentali hanno lanciato l’allarme riguardo la possibilità che la Russia attraverso l’unità militare segreta Unità 29155 si appresti a lanciare attacchi cyber guidati dall’Intelligenza Artificiale contro le nazioni della NATO. Secondo quanto riportato dal Times, il National Cyber Security Centre (NCSC), un ramo del GCHQ britannico, l’Unità 29155 del GRU (l’intelligence militare russa) starebbe organizzando “una vasta campagna di attacchi informatici diretti contro organizzazioni governative e infrastrutture critiche a livello globale mirate alla raccolta di informazioni per scopi di spionaggio, al furto di dati sensibili e a sabotaggi sistematici”

Durante una conferenza sulla sicurezza informatica della NATO a Londra, il ministro per le Relazioni intergovernative britannico, Pat McFadden, ha sottolineato che l’Unità 29155 ha preso di mira una vasta gamma di settori cruciali, tra cui i servizi governativi, il settore finanziario, i trasporti, l’energia e la sanità nei paesi membri della NATO. McFadden ha anche evidenziato la “necessità di rafforzare le difese cibernetiche per contrastare la crescente minaccia di attacchi informatici”, rivelando che il Regno Unito sta progettando di avviare un laboratorio dedicato all’Intelligenza Artificiale per combattere la guerra informatica russa.

La Russia ha lanciato “debilitanti attacchi informatici alla rete elettrica dell’Ucraina, agli aeroporti e ad altre infrastrutture nazionali critiche”. Il ministro britannico McFadden ha anche dichiarato che “la guerra informatica può essere destabilizzante e debilitante“, sottolineando come un attacco informatico possa paralizzare interi paesi, provocando blackout elettrici e interrompendo servizi vitali per milioni di persone.

L’Unità 29155 da tempo conduce operazioni destabilizzanti in tutta Europa. È stata accusata di aver offerto ricompense ai talebani per uccidere soldati delle forze della coalizione in Afghanistan nel 2020, proprio mentre erano in corso i delicati colloqui di pace, di aver messo in atto di una campagna di destabilizzazione politica in Moldavia nel 2016. Addirittura un anno dopo, scrive France 24, le agenzie di intelligence spagnole hanno scovato agenti dell’Unità 29155 nel corso delle manifestazioni per l’indipendenza catalana. Questi episodi hanno ulteriormente alimentato il timore che le operazioni di spionaggio e sabotaggio del GRU si estendano ben oltre i confini della Russia.

Secondo fonti inglesi l’unità piaceva molto al presidente Putin per la sua predisposizione a compiere operazioni ad alto rischio. Tuttavia, nonostante la loro visibilità, l’unità rappresenta solo una piccola parte delle capacità più ampie dei servizi segreti russi. Le fonti ufficiali confermano che si tratta di “un’unità ad alto rischio, potenzialmente ad alta ricompensa da questo punto di vista. È in realtà uno ‘spauracchio’ pubblico, mentre il grosso problema risiede nelle politiche generali di spionaggio e nelle operazioni clandestine russe”.

Gli attacchi informatici russi, come quelli che hanno colpito la rete elettrica ucraina, sono estremamente costosi e complessi da realizzare. Nonostante ciò, è stato sottolineato che la guerra informatica della Russia non è solo limitata alla dimensione militare, ma si è espansa a un piano strategico più ampio che coinvolge attacchi sistemici alle infrastrutture vitali degli Stati occidentali e alle alleanze internazionali.

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