Josep Borrell ha lanciato un “alert” ai membri dell’Unione Europea: la mancanza di scorte di munizioni nei magazzini. Dopo la ormai storica convinzione che in Europa non si sarebbero più combattute guerre convenzionali, l’invasione della Russia in Ucraina ha evidenziato l’impellente necessità per gli eserciti dei paesi alleati di avere più munizioni nelle loro riserve.
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Le cifre fornite dall’Alto Commissariato dell’Unione europea sono chiare: la Russia spara 50.000 colpi al giorno, l’equivalente della produzione mensile dell’Europa.
Per questo Borrell ha sollecitato gli alleati di fornire più munizioni all’Ucraina. I vari ministeri della difesa hanno, pertanto, messo in atto strategie per riempire i loro depositi.
Lo scorso 7 dicembre la Difesa spagnola ha firmato con la Nammo Palencia un accordo del valore di 7,6 milioni di euro per creare una riserva strategica di munizioni (in particolare cartucce 5,56×45 mm NATO).
Si tratta di cartucce standard per le armi NATO che gli eserciti usano per i loro fucili. Nel caso della Spagna, sono compatibili con i fucili HK6i, HK416 e le mitragliatrici leggere HKMG4. Come spiega l’Associazione Spagnola dei Collezionisti di Cartucce, questo tipo di munizioni hanno sostituito le munizioni risalenti agli anni 60 – calibro 7,62×51 per l’AK47. L’Associazione ha dimostrato che nella guerra moderna è più efficacie portare al seguito più proiettili, anche se meno potenti: “Con questo moderno tipo di cartucce, ogni soldato può portare più del doppio delle munizioni senza aumentare né il peso né il volume trasportato”.
Alcuni mesi fa, Teodoro López Calderón, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha affermato, in audizione al Congresso dei Deputati, che il Ministero stava facendo un investimento importantissimo in munizioni per sollevare le scorte della Difesa.
Così, alla fine di marzo dello scorso anno, un mese dopo l’inizio della guerra, è stato aggiudicato un appalto inferiore a 627.000 euro.
In Spagna sono tre le fabbriche che si occupano della produzione di munizioni. La Expal Esplosivi, recentemente acquistata dalla tedesca Rheinmetall che produce munizioni di grosso calibro. La Fabbrica di Munizioni di Granada che offre un’ampia varietà di munizioni di grosso calibro prodotte secondo gli standard della NATO – producono cartucce di 120 millimetri compatibili con i cannoni Reinhmetall Leopard che la Spagna sta per inviare in Ucraina.
La Difesa ha inoltre approvato un contratto da 2,9 milioni di euro per la fornitura di proiettili 9×19 millimetri Parabellum, per pistole e mitragliatrici Nato. Tuttavia, in questo contratto non si parla di una riserva strategica di munizioni, ma risponde alla necessità di possedere più proiettili. Il contratto prevede la produzione di circa 15 milioni di cartucce.
Per la riserva strategica di munizioni, l’esercito spagnolo ha appena finalizzato un contratto di 36,3 milioni con la Santa Barbara, la stessa società che sta aggiornando i Leopard, per montare gli obici da 155/52. Si tratta di un’arma di artiglieria da campagna, in grado di sparare fino a otto munizioni al minuto, di cui l’esercito ne ha 86 unità.