La bandiera svedese da ieri sventola al Quartier Generale della Nato a Bruxelles: è stata issata al fianco di quelle degli altri membri dell’Alleanza. La Svezia dopo duecento anni abbandona la sua posizione di neutralità entrando, a pieno titolo, nell’Organizzazione translatlantica, affiancando gli altri Paesi membri in un momento particolarmente delicato per gli equilibri mondiali.
di Redazione
Ieri il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jean Stoltenberg ha salutato l’adesione della Svezia con una cerimonia nella capitale belga, a cui ha partecipato il primo ministro svedese Ulf Kristersson e la principessa Vittoria di Svezia.
Dopo la Finlandia anche la Svezia è entrata ufficialmente nella Nato giovedi scorso, dopo alcuni momenti di tensione per via del ritardo della ratifica da parte del parlamento ungherese. La spinta all’ingresso dei due Paesi del nord Europa, la guerra russo-ucraina che ha riaperto vecchie ferite con Mosca che si è mostrata, negli ultimi tempi, altamente minacciosa con tutti paesi dell’area settentrionale dell’Europa, schierando militari e nuove batterie missilistiche ai confini russi.
“È bello avervi qui”, ha detto Stoltenberg. “Senza il vostro instancabile sostegno e impegno personale non saremmo qui. Mi rendo conto che avreste fatto gli stessi sforzi per qualsiasi Paese qualificato che avesse fatto domanda di adesione. Ma se volevate farci sentire speciali, ci siete davvero riusciti. Grazie anche a tutti gli alleati della Nato che hanno sostenuto la nostra adesione e che hanno accolto la Svezia come 32esimo membro dell’Alleanza. Siamo umili, ma anche orgogliosi“, ha commentato il primo ministro svedese Kristersson.
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