A margine dell’apertura del Consiglio dei diritti umani a Ginevra, Ignazio Cassis, ministro degli Esteri svizzero, ha dichiarato ai media che “la Svizzera fa la sua parte” e rientra in quegli Stati che si impegnano per l’aiuto umanitario appoggiando “totalmente” la risoluzione del Consiglio di Sicurezza del’Onu che ha invitato una tregua di 30 giorni in Siria che dopo sette anni di conflitto vive una situazione disperata.
Dallo scoppio del conflitto, la Svizzera, ha stanziato per la Siria e la regione mediorientale 315 milioni di franchi. Cassis ha rivendicato una certa discrezione su questo dossier siriano e su altri. “Se vogliamo continuare ad essere considerati neutrali, non abbiamo il diritto di fare troppa pubblicità” sulla politica praticata dalla Svizzera, ha detto, ammettendo che in certi casi si tratta di esternazione di una “frustrazione”.