L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato ieri il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, per fare il punto sull’andamento delle attività di Eni nel Paese, alla luce della recente scoperta giant di Baleine 1-X. All’incontro erano presenti anche il Segretario Generale della Presidenza, Abdourahmane Cissé, il ministro delle Finanze, Adama Coulibaly, e il ministro delle Miniere, delle Risorse Petrolifere e dell’Energia, Thomas Camara.
L’Amministratore Delegato di Eni e il Presidente Ouattara hanno discusso dei piani di delineazione di Baleine e del suo sviluppo accelerato. Il Presidente Ouattara ha sottolineato la sua forte volontà politica di sostenere gli investimenti e un rapido time-to-market attraverso la collaborazione fattiva del Governo. La scoperta, avvenuta 20 anni dopo l’ultima scoperta commerciale nell’area, apre un nuovo concetto di esplorazione in un bacino maturo.
Il potenziale di Baleine è stimato in oltre 2 miliardi di barili di olio in posto e circa 2,4 trilioni di piedi cubi (TCF) di gas associato, che contribuirà alla produzione di energia in Costa d’Avorio, rafforzando il ruolo del Paese come hub energetico regionale.
Il presidente Ouattara e Claudio Descalzi hanno discusso su come rendere il progetto di sviluppo a zero emissioni di carbonio, integrando olio e gas con le energie rinnovabili e altre iniziative di decarbonizzazione, come i programmi REDD+ delle Nazioni Unite per la protezione delle foreste primarie e della biodiversità. Inoltre, si è discusso di misure per fare leva sullo sviluppo del contenuto locale, prevedendo la partecipazione delle persone e delle imprese locali alle attività industriali di Eni, il trasferimento di competenze e conoscenze ed il rafforzamento del patrimonio di competenze delle comunità. Una collaborazione tra Eni Corporate University (ECU) e la Scuola Superiore del Petrolio e dell’Energia (Ecole Supérieure du Pétrole et de l’Energie) aiuterà a sviluppare competenze e capitale umano.
Baleine-1x è il primo pozzo esplorativo perforato da Eni in Costa d’Avorio. Il blocco CI-101 è operato da un consorzio composto in fase esplorativa da Eni, operatore, e Petroci Holding. Oltre al blocco CI-101, Eni possiede una partecipazione in altri quattro blocchi nel deepwater ivoriano: CI-205, CI-501, CI-504 e CI-802, tutti con lo stesso partner Petroci Holding.