L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi ha incontrato il Presidente del Benin, Patrice Talon, per discutere di possibili collaborazioni nell’ambito della transizione energetica e dell’economia circolare.
In particolare, Descalzi e il Presidente Talon hanno discusso di progetti per la filiera agro-industriale, incentrate sulla valorizzazione degli scarti agricoli e la produzione di oleaginose non in contrasto con la filiera alimentare, per utilizzo nella bio-raffinazione, nei quali il Benin potrebbe giocare un ruolo importante essendo un Paese a forte vocazione agricola.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Abbiamo presentato al Presidente Talon il nostro modello di sviluppo della filiera dei sottoprodotti agricoli, che pensiamo possa rivelarsi importante e vantaggioso per le comunità locali e per l’industria energetica del Paese nel lungo termine, oltre a sostenere il nostro percorso di trasformazione dei carburanti tradizionali in biocarburanti”.
Il Benin è leader nell’Africa Occidentale per la produzione di cotone, i cui sottoprodotti possono essere valorizzati come carica per le bio-raffinerie, promuovendo un reale e concreto esempio di economia circolare. L’iniziativa permetterebbe di creare una forte sinergia lungo tutta la catena del valore con importanti ricadute di natura economica ed occupazionale sia per gli agricoltori sia per i cotonifici.
Altre opportunità discusse durante l’incontro riguardano lo sviluppo della coltivazione del ricino, una pianta resistente alla siccità, che permetterebbe di recuperare aree degradate dal punto di vista agricolo, creando contestualmente ulteriore nuova occupazione.
Eni ha da tempo avviato una nuova fase di evoluzione del proprio modello di business fortemente orientato alla creazione di valore per tutti gli stakeholder nel lungo termine, combinando sostenibilità economico finanziaria e ambientale. La strategia della società punta a raggiungere entro il 2050 il target di azzeramento delle emissioni nette Scopo 1, 2 e 3 (Net GHG Lifecycle Emissions), e l’annullamento della relativa intensità emissiva (Net Carbon Intensity), riferita all’intero ciclo di vita dei prodotti energetici venduti, rafforzando ulteriormente gli obiettivi intermedi di decarbonizzazione.