Ladri di occhi: una triplice alleanza che ruba la vista a settecento milioni di occhi nel mondo – uno screening tra i parlamentari costituito gruppo interparlamentare

(di Nicola Simonetti) Killer sono tre malattie irreversibili (glaucoma, retinopatia diabetica, maculopatie) che una prevenzione basata su visite annuali specialistiche, non invasive, avrebbe potuto evitare.

Così non è neanche in Italia dove, su iniziativa dell’Agenzia Internaz. Prevenzione  Cecità- Italia onlus, è stato effettuato screening oculistico tra i parlamentari  riscontrando  “tra quelli che si sono sottoposti agli esami – ha commentato il Dott. Marco Verolino, responsabile oculistica Ospedali Riuniti Area Vesuviana – ASL Napoli 3 Sud, che dell’indagine è stato il coordinatore –  che il 65 per cento non  esegue una visita oculistica completa di fondo oculare con regolarità una volta l’anno e  che il 35 per cento ha eseguito un esame del fondo oculare solo a seguito di disturbi visivi. Se si considera ha proseguito – che, in questo caso, si tratta di un segmento di persone che, per diverse ragioni, dovrebbe essere particolarmente avvertite, possiamo comprendere quanto ancora resti da fare in materia di prevenzione”(ItalianHealth Policy Brief (IHPB).CEIS-Università di Roma Tor Vergata). Una premessa – questa – alla costituzione dell’Intergruppo parlamentare.

“Occorre agire con determinazione intervenendo anche – ha detto l’on. Paolo Russo, presidente dell’Intergruppo parlamentare ed egli stesso oculista – sul piano legislativo e la risposta può venire solo dal fatto di promuovere l’adozione di scelte di politica sanitaria che rendano possibili nuovi modelli gestionali – sistematici e strutturali – che consentano di affrontare questo specifico ambito sanitario secondo le indicazioni e i suggerimenti della comunità scientifica internazionale. Considerando che nel nostro Paese abbiamo potenzialità e competenze scientifico-tecnologiche non comuni, che vanno comunque messe a sistema in modo sinergico – ha proseguito – non intervenire sarebbe una grave colpa”.

Gli ambiti nei quali l’Intergruppo opererà sono essenzialmente quattro:

  • promozione di politiche sanitarie che pongano la tutela della vista e la prevenzione delle patologie oculari al centro dell’agenda sanitaria del Paese;
  • varo di iniziative di carattere legislativo e politico in grado di sollecitare Governo e Regioni verso l’adozione di provvedimenti che possano garantire a tutti i cittadini e su tutto il territorio una miglior prevenzione e una miglior cura delle patologie oculari, nonché l’accesso ai servizi di riabilitazione visiva;
  • creazione di favorevoli condizioni per una più ampia adozione delle attività di screening atte a conseguire un miglioramento dei livelli di assistenza e una riduzione dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale;
  • dare impulso ad iniziative di standardizzazione e centralizzazione dei dati clinici che consentano di ottimizzare conoscenze e sinergie tra le diverse strutture sanitarie del Paese.

Organismo di consulenza tecnica dell’Intergruppo Parlamentare sarà la stessa Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus,che è già fortemente impegnata in numerose iniziative di sensibilizzazione e che, al di là di quanto già fatto presso Camera e Senato, si appresta a varare altri progetti su scala nazionale con il supporto della rivista di politica sanitaria ItalianHealth Policy Brief (IHPB).

“La prevenzione – ha detto, alla conferenza tenuta a Roma – l’avv. Giuseppe Castronovo, presidente di IAPB Italia onlus – è un dovere di ogni persona: tra l’altro consente di evitare molte malattie oculari e notevoli sofferenze, oltre che un aggravio importante di spesa pubblica. Per questo i cittadini devono recarsi periodicamente dall’oculista e portarci i propri figli. Come diceva Leonardo da Vinci la vista è il signore dei sensi. Per questo non dobbiamo mai trascurarla: solo così potremo avere sempre luce nella vita”.

L’affermarsi di nuovi e più efficaci paradigmi gestionali per le patologie ottico-retiniche potrebbe produrre salutari contributi alla sostenibilità della spesa sanitaria. A titolo di esempio, basterà ricordare che, secondo uno studio prospettico elaborato nel 2017 dal CEIS (Centre for Economic and International Studies-Università di Roma Tor Vergata), la retinopatia diabetica, in assenza di un miglioramento del quadro assistenziale, genererà un aumento della spesa sanitaria di 4,2 miliardi di euro nel periodo 2015-2030.

“La ricerca è impegnata su vari fronti e qualche risultato lo ha già dato – ha sottolineato il Prof. Filippo Cruciani, referente scientifico di IAPB Italia onlus – ma ciò su cui bisogna soprattutto puntare è la prevenzione sia primaria che secondaria. Primaria – ha proseguito – vuol dire sostanzialmente stile di vita mentre la secondaria consiste nella diagnosi precoce, quando la malattia è ancora allo stato asintomatico; purtroppo l’attitudine alla prevenzione è ancora molto bassa nel nostro Paese”.

Le tre malattie sotto osservazione:

Il GLAUCOMA, prima causa di cecità irreversibile al mondo: colpisce 55 milioni di persone, mentre 25 milioni hanno già perso le proprie capacità visive per causa sua (un milione sono in terapia ed altrettanti, in Italia, sono a rischio ma lo ignorano). “Si tratta di epidemia 3.0, una malattia della seconda e terza età’ che, nel 2020 – è previsto – interesserà 80 milioni di persone nel mondo.

Il glaucoma aggredisce il nervo ottico e può portare a cecità ed è – dice l’Associazione italiana per lo studio del glaucoma – nuova minaccia, silenziosa nei riguardi della popolazione mondiale. La cura del glaucoma è molto costosa e incide già notevolmente sulla spesa sanitaria nazionale che, in prospettiva, verrà ulteriormente gravata dai costi socio-assistenziali di sostegno a una fetta così ampia di popolazione che non sarà più auto-sufficiente perché priva della vista”.

Una malattia subdola che, nella forma cronica non dà neanche sintomi mentre una pressione oculare troppo elevata sta danneggiando “silenziosamente” la visione. Primo avviso sono piccole “macchie” scure (scotomi) alla periferia del campo visivo (quello che si può vedere senza muovere il capo) che si restringe via via fino raggiungere una visione a cannocchiale (“tubulare”) e, in casi peggiori, l’oscurità completa. Se non curata in tempo, la forma porta senza scampo a perdita della funzione visiva.

Obiettivo da raggiungere, quindi: individuare subito i casi di glaucoma ignorati: sono mezzo milione in Italia; quando i colpiti se ne accorgeranno almeno il 40% della propria capacità visiva sarà già perduta.

La prevalenza della malattia aumenta con l’età e, molte volte, si presenta prima dei 40 anni. A questa età e, comunque, quando compaiano i primi segni di presbiopia (visione sfocata da vicino) o ci sia familiarità, è necessario sottoporsi a controllo oculistico che comprenda la misurazione della pressione oculare. Ma solo il 21% degli italiani ha eseguito un controllo della vista negli ultimi 5 anni.

La RETINOPATIA DIABETICA: Sei italiani su cento soffrono di diabete ma in tre su 10 di loro  la malattia ha, in qualche modo, interessato anche la retina (un’ “estensione” del cervello il cui tessuto nervoso capta e trasmette, al centro, gli stimoli visivi) e, in carenza di terapia ed adeguamento di regole si vita, in prospettiva, la danneggerà irreparabilmente quale risultato di danni accumulati nel tempo a carico dei piccoli vasi sanguigni della retina.  Interessa 42 milioni e 1/2 di persone nel mondo ed è prima causa di cecità in età lavorativa e, se il diabete tipo 1 è diagnosticato dopo i 30 anni, essa è del 20%; dopo 5 anni di malattia del 40-50%, dopo 10 anni e di oltre 90% dopo 20 anni. I danni alla retina sono evitabili controllando il diabete. Verificare anche la pressione arteriosa nel diabetico tipo 2 riduce il rischio di malattia micro-vascolare del 37%, il tasso di progressione della retinopatia diabetica del 34% e il rischio di peggioramento dell’acuità visiva del 47%.

Questa patologia, se non migliorerà il quadro assistenziale, farà aumentare la spesa sanitaria di 4,2 miliardi di euro nel 2015-2030 (univ. Tor Vergata Roma).

MACULOPATIE: Interessano 200 milioni di persone nel mondo; un milione in Italia. Tra le acquisite, più diffusa la degenerazione maculare (AMD) legata all’età; negli over 55 è principale causa di cecità legale nel mondo occidentale. Due le forme di AMD: la secca (atrofica) ad evoluzione lenta e meno aggressiva per la quale non c’è terapia specifica, e la umida (essudativa), a volta evoluzione della prima. Pertanto, vanno seguite insorgenza ed evoluzione della patologia retinica.

La umida, meno comune, ma più aggressiva, ad evoluzione più rapida, presenta nuovi vasi sanguigni retinici nella macula (centro della retina).

Ogni maculopatia va diagnosticata presto (necessarie visite periodiche) onde ricorrere ad iniezioni intravitreali di anti-VEGF (contro, cioè, i fattori di crescita coinvolti nell’angiogenesi, formazione di nuovi vasi sanguigni che invadono la retina).

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