Il libro è scritto con la mente e con il cuore dall’ammiraglio, coordinatore del recupero ad Augusta delle 900 salme del barcone affondato nel 2015 davanti alle coste libiche. Il concetto espresso è chiaro: la tratta degli esseri umani e la discendente immigrazione clandestina favorisce la schiavitù moderna. La persona che arriva sulle coste europee è un essere invisibile, non tutelato, facilmente assorbito dal mondo della droga e della prostituzione, schiavo per debito, lavoratore forzato, accattone in città, donatore suo malgrado di organi, pedina terroristica.
L’economia neoliberista favorisce l’immigrazione di massa per azzerare le distanze tra la manodopera a basso costo ed il mercato occidentale. De Felice propone idee e soluzioni che aiutano a combattere la schiavitù moderna coinvolgendo l’Ue che non può affrontare il problema “tamquam non esset”, ma deve comprendere che esso è collettivo e che la “politica dello struzzo” non è vincente, pena l’invasione dell’Europa intera. Non si risolve il problema davanti ai confini d’Europa, lasciando incrementare le morti in mare, ma occorre attivare – in parallelo ai Decreti sicurezza – un’interdizione navale dei porti di partenza tesa a colpire i traffici illeciti, a ridurre il flusso migratorio clandestino nonché il ritorno di Al-Qaeda.
Interverranno l’On. Massimo Milani, coordinatore di FdI a Roma, lo scrittore e giornalista Daniele Capezzone, il Sen. Alberto Balboni responsabile del dip. immigrazione di FdI e il vice presidente della Camera dei deputati On. Fabio Rampelli. Modera Fabio Macera, addetto stampa dell’ammiraglio.