Con l’arrivo del primo Gennaio scorso, la legge di bilancio 205/2017 è entrata pienamente in vigore e l’effetto più evidente per flotte aziendali e veicoli di liberi professionisti è l’eliminazione delle schede carburante.
Da quest’anno sarà inoltre necessario acquistare il carburante con metodi facilmente tracciabili come carte prepagate o carte di debito e credito. Al momento del pagamento, verranno ora emesse le cosiddette fatture elettroniche, ovvero un resoconto della transazione che riporterà tutte le informazioni necessarie per agevolare la fase di rendicontazione e saranno gestite dal nuovo Sistema di Interscambio creato dall’Agenzia delle Entrate. Le fatture elettroniche sono obbligatorie per tutti i professionisti e aziende che desiderino detrarre l’IVA e potranno estendersi anche agli acquisti di lubrificanti e altri accessori per auto acquistati insieme al carburante.
Questi cambiamenti legislativi portano con sé una nuova soluzione per i pagamenti aziendali, le carte carburante.
Le carte carburante possono essere sia prepagate che non e ne esistono versioni sia fisiche che virtuali.
Vediamo insieme le differenze e i vari tipi di carte carburante presenti sul mercato per scoprire quale sia l’opzione più adatta a voi e alla vostra ditta ed ottenere più informazioni su di esse (https://www.cartacarburantenews.it/).
Carte carburante collegate a specifiche marche.
Una buona parte delle grandi catene di distributori presente sul territorio italiano ha già ideato soluzioni per adattarsi alle nuove normative, fra le quali troviamo le carte carburante. Il vantaggio maggiore collegato alle carte carburante è, come menzionato in precedenza, l’agevolazione della fase amministrativa grazie alla possibilità di ricevere un estratto conto mensile unificato semplice e veloce da rendicontare per massimizzare l’efficienza delle detrazioni IVA.
Le carte carburante collegate a un marchio si dividono in due tipologie: monomarca e multimarca.
Le carte carburante monomarca.
Le più famose tra queste sono quelle proposte da Q8, Tamoil e Total Erg ma praticamente ogni singola catena ha la propria carta carburante.
Già dal nome, si capisce che le carte sono collegate appunto ad una singola catena di distributori e potranno essere utilizzate solo in essi. Nonostante i marchi principali abbiano una copertura del territorio quasi capillare sul territorio italiano, la limitazione ad un singolo brand è uno svantaggio da tenere in considerazione. Con una carta carburante monomarca non si potrà scegliere la stazione di rifornimento più conveniente nelle vicinanze. Per limitare questo problema, molte carte offrono uno sconto sul carburante ai titolari e consentono di accedere a promozioni e incentivi fedeltà per mantenere la propria clientela.
Sarà opportuno comparare tutte le diverse offerte per trovare la carta carburante più conveniente adatta alle proprie esigenze.Le carte carburante multimarca.
Le carte carburante multimarca danno la possibilità di effettuare i rifornimenti in tutte le stazioni convenzionate con il servizio scelto. Le più conosciute sono la carte UTA e DKV. DKV permette di rifornirsi in oltre 7.000 distributori in Italia e da accesso anche ad oltre 70.000 stazioni di servizio in Europa.
Il vantaggio sulla carta monomarca è naturalmente la possibilità di scegliere tra molte stazioni diverse avendo così accesso a prezzi migliori. Da ricordare però che, anche la carta carburante multimarca che combina il maggior numero di stazioni di servizio convenzionate, copre solo il 25% dei distributori presenti sul territorio italiano.
Entrambe le tipologie di carta carburante elencate sopra hanno un altro svantaggio. I tempi di ottenimento e le procedure da seguire per richiedere la propria carta sono molto spesso intricate, con tempi di attesa lunghi e obbligano il richiedente a presentare numerosi documenti. Prima dell’emissione delle carte, vengono effettuati anche controlli dei bilanci e specifiche di solvibilità, cosa che può risultare problematica per liberi professionisti o piccole e medie imprese.