L’Europarlamento di Strasburgo non batte un ciglio all’annuncio di Matteo Salvini di volere costruire una Lega europea, una sorta di ‘internazionale’ populista che per le prossime elezioni europee potrebbe riunire tutti i conservatori europei euroscettici. Davanti alla dichiarazione di Salvini fatta davanti al popolo di Pontida accorso da tutt’Italia, i pentastellati di Strasburgo preferiscono non commentare. Ma dietro le quinte c’e’ chi ricorda che il gruppo al Pe formato da personaggi come Marine Le Pen (Front National) e Geert Wilders, leader del movimento xenofobo olandese, oggi alleati della Lega, non rappresentano neanche lontanamente lo ‘sbocco naturale’ del movimento in Europa. Che era e resta più orientato al dialogo con i Verdi o con le forze neoliberali e con quelle di Ciudadanos. L’eurodeputato leghista Marco Zanni, del Gruppo Europa delle Nazioni e della Liberta’ (En/Enf) di cui fa parte il Carroccio al Parlamento europeo prova a spiegare cosa si potrebbe smuovere a livello politico. Un piccolo ‘esercito’ di 6 leghisti su 73 eurodeputati italiani. L’idea, dice, è “federare sotto un unico gruppo le forze euroscettiche”, che al momento siedono tra i Conservatori e riformisti dell’Ecr e nell’Efdd, o Europa della libertà e democrazia diretta, dove c’è il britannico Nigel Farage. “E’ chiaro che andando verso il 2019 e anche forte dei maggiori consensi ottenuti in giro per l’Europa il pensiero e il lavoro che cercherà di fare la Lega è proprio questo”, magari con “un centinaio di eurodeputati”. E poi c’è la figura di Orban, il premier ungherese che siede tra i banchi dei Popolari, “apprezzato” da Salvini che lo vorrebbe proprio nel suo progetto. Un proposito però non semplice da realizzare. Secondo l’eurodeputato leghista il Ppe avrebbe infatti tutto l’interesse a tenerlo con sè, malgrado non pochi imbarazzi, per “poterlo così controllare meglio”. Un imbarazzo che assume la forma dei ‘no comment’ raccolti oggi dai portavoce dei popolari rispetto alle dichiarazioni dei politici italiani sui media “perchè tali politici fanno dichiarazioni ogni giorno”. Secondo la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia il progetto salviniano non solo è “negativo” dal punto di vista politico, ma è anche “pericoloso per tutta l’Ue”, in quanto il “principio del sovranismo è il contrario del concetto di solidarietà europea, dove nessuno ci guadagna e tutti perdono”. “Non vorrei ritrovarmi in un futuro in una situazione di conflittualità fra Stati, afferma Toia, sai dove comincia ma non sai dove arrivi domani”. Il presidente del Pe, Antonio Tajani, in un’intervista al Gr1 ha spiegato che l’idea di Salvini gli sembra “molto propaganda nazionale” e per la Lega stare con il M5S è contro natura.