I 3 Joint labs Leonardo-IIT, con 30 ricercatori dedicati, si propongono di sviluppare nuove soluzioni robotiche, di supercalcolo e I.A. Investimento pari a 1 milione di euro annui per il prossimo triennio.
Nascono a Genova i nuovi laboratori di ricerca congiunti Leonardo e IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) in seno al Corporate research programme di Leonardo, per il presidio delle tecnologie strategiche per la sicurezza del Paese.
Obiettivo dei laboratori congiunti è potenziare 3 aree strategiche per il futuro sviluppo delle applicazioni di sicurezza in ambito spaziale ed emergenziale: il calcolo ad alte prestazioni (supercomputing), i sistemi robotici per uso industriale integrati con l’intelligenza artificiale e la riconfigurazione di tali sistemi ad ambienti non strutturati.
L’accordo prevede l’impiego di circa 30 ricercatori che opereranno nelle tre aree e un investimento di circa 1 milione di euro l’anno per Leonardo e IIT.
I Joint labs Leonardo-IIT saranno il punto di riferimento nazionale (e potenzialmente internazionale) per lo sviluppo della digitalizzazione dei processi industriali e delle tecnologie, per esplorare al meglio le potenzialità del digital design e degli ambienti virtuali. Robotica, monitoraggio, controllo e predittività sono le frontiere più avanzate della digitalizzazione, a cui i Joint labs Leonardo-IIT stanno dedicando maggiore attenzione progettuale. Chi progetta digitalmente risparmia fino all’80% del tempo nella fase di sviluppo, riduce i costi e con il digital design i consumi diminuiscono fino al 25%.
Il calcolo ad alte prestazioni (supercomputing), elemento abilitante di digitalizzazione, è alla base del concetto di innovazione integrata di Leonardo. Dalla messa a fattor comune delle competenze sull’HPC (High Performance Computing) di IIT e Leonardo, grazie ai supercalcolatori davinci-1 di Leonardo e Franklin di IIT, nasce uno dei laboratori di ricerca più rilevanti a livello internazionale che darà impulso all’intera comunità HPC del Paese e al processo di digitalizzazione nazionale.
Il Lab congiunto aumenterà le capacità tecnologiche nel calcolo ad alte prestazioni lavorando con le più moderne tecnologie e aprendo inoltre ai computer quantistici. Questi sistemi permettono di elaborare in tempo reale un numero elevatissimo di operazioni che un computer tradizionale svolgerebbe in giorni, mesi o anni -. Si svilupperanno nuovi modelli numerici e nuovi codici di calcolo, per incrementare l’indipendenza tecnologica e implementare applicazioni proprietarie ad hoc. Per la modellizzazione di fenomeni fisici molto complessi, ad esempio il flusso di turbolenza dei profili alari, è necessaria, infatti, un’enorme potenza di calcolo che consente, però, di accelerare enormemente i processi di progettazione e di testing.
Nel medio termine saranno inoltre elaborati nuovi algoritmi per il green computing, con l’adozione di un approccio ecosostenibile, mirato alla riduzione del consumo energetico e dell’impatto sull’ambiente dell’intero settore – l’obiettivo europeo è di avere entro il 2030 tutta l’industria di cloud e data center carbon neutral (ad oggi il 5% dell’energia prodotta nel mondo è consumata dai data center. Tale percentuale è in costante aumento). Traguardo raggiungibile anche attraverso l’ottimizzazione dei codici di calcolo.