La cultura dell’integrità come fattore chiave per qualificarsi come partner affidabili nel lungo termine, nei confronti di clienti, fornitori e, più in generale, di tutti gli stakeholder. E’ l’obiettivo del “Compliance Council”, l’evento annuale di Leonardo sulle tematiche di compliance e di cultura etica, quest’anno giunto alla seconda edizione. L’iniziativa si è articolata in una tre giorni di lavori a Roma registrando, in apertura, l’intervento del Top Management aziendale e di numerosi relatori nazionali ed internazionali, esperti del settore. L’evento, al quale hanno partecipato circa 300 dipendenti tra primi livelli aziendali e risorse con ruoli di responsabilità, ha rappresentato anche l’opportunità di analizzare sotto il profilo giuridico e delle best practices internazionali il modello di compliance di Leonardo che governa le proprie attività in Italia e nel mondo. Tutti i relatori intervenuti hanno ribadito “l’importanza dell’effettività” dei controlli di compliance e dell’integrazione tra funzioni aziendali per un efficace compliance programme. Nel corso del meeting sono stati sottolineati i nuovi traguardi raggiunti, tra i quali l’ottenimento della Certificazione Doganale di AEO-F (Authorized Economic Operator – Full), e stabiliti i prossimi obiettivi. Il Compliance Council si inserisce nel programma di formazione di Leonardo volto a fornire i necessari contenuti per sviluppare un modello di business sostenibile, improntato ad una efficace gestione di rischi e opportunità, all’adozione di un comportamento etico a tutti i livelli dell’organizzazione ed al pieno rispetto delle regole. Il Presidente di Leonardo, Giovanni De Gennaro, ricordando il significativo impegno degli ultimi anni, ha evidenziato il valore della compliance integrata rispetto al business quale presupposto necessario a garantire i livelli reputazionali dell’azienda. “La compliance rappresenta il navigatore di ogni attività di business”, ha sottolineato De Gennaro. I meccanismi di controllo non devono essere percepiti come un ostacolo, “ma come ausilio di ascolto e confronto per una costante verifica di aderenza al sistema di regole interne. Il mio impegno, in attuazione delle deleghe che mi sono state conferite, e quello di tutto il CdA è fare di Leonardo un modello: ci siamo dati regole certe, ora dobbiamo essere tutti determinati a far funzionare questa architettura”. L’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, a sua volta, ha richiamato con forza l’attenzione sul ruolo centrale della compliance. “Una materia da vivere nel quotidiano come nostro modo di essere”, ha affermato Profumo. “Non è possibile pensare oggi ad un’azienda che non sia dotata di un programma di compliance in grado di assicurare il rispetto delle normative di riferimento. Proprio per questo – ha concluso l’Amministratore Delegato di Leonardo – non ci sarà alcuna tolleranza per coloro che violeranno le regole, infrangendo il nostro sistema di valori”.