Continua l’attività di addestramento condotta da istruttori italiani in favore delle forze armate libanesi (LAF) nell’ambito della missione Unifil. Una ventina di graduati e sottufficiali delle forze locali, sotto la guida degli istruttori del 183 Reggimento Paracadutisti “Nembo”, hanno affrontato aspetti teorici e pratici relativi alle caratteristiche di impiego di armi individuali quali il fucile Colt M4 4 e la pistola Beretta PX Storm e sul rispetto delle norme di sicurezza e delle procedure tecniche di tiro dinamico ed operativo.
Si tratta del primo corso “Weapon Handling and Shooting Techniques” somministrato alle forze armate libanesi da parte dei peacekeeper facente parte del battaglione a guida italiana ITALBAT, una Task Force di manovra, dislocata presso la base di Al Mansouri e siti operativi avanzati.
ITALBAT, insieme ai Battle Groups delle altre nazioni, contribuisce al controllo della Blue Line e del territorio del sud del Libano in assistenza alle forze armate libanesi. Gli assetti di ITALBAT sono dotati di veicoli blindati, VTLM Lince e Blindo armata Centauro. I corsi risultano essere fondamentali in quanto, oltre a garantire una maggiore preparazione dal punto di vista operativo, migliorando il livello di addestramento del personale militare, sulle tecniche e procedure finalizzate ad un uso pratico, sicuro e difensivo delle armi, rafforzano la sinergia tra i reparti della “Folgore” e le forze armate libanesi che, nell’ambito della missione Unifil, operano sempre in maniera congiunta e coordinata per mantenere le condizioni di stabilità nell’area a Sud del Paese.
L’addestramento congiunto fra i peacekeeper italiani e le LAF, oltre a rappresentare un aspetto fondamentale per poter operare al massimo delle capacità ed in sicurezza, rimane uno degli elementi più importanti della missione Unifil (United Nations Interim Force In Lebanon) per continuare a garantire la stabilità dell’area.