Libia, al Sarraj silura il suo Capo di Stato Maggiore. Troppo vicino ad Haftar

Il Generale libico Al Tawil, Capo di Stato Maggiore dell’esercito del Governo di accordo nazionale libico, aveva detto: “l’operazione condotta nel Fezzan è di tutto l’esercito: le forze armate sono unite e le divisioni sono solo tra i politici”.

Un’affermazione che non è piaciuta al capo del (Gna) al Sarraj, tant’è che  l’ufficiale è stato degradato da maggiore generale (Liwa) a generale di brigata (Amid), secondo il decreto numero 27 del 2019.

Sabato scorso il generale Tawil, in un’intervista all’agenzia di stampa russa “Sputnik” aveva però affermato di essere “ancora capo di Stato maggiore” e di non avere alcuna intenzione di consegnare il proprio incarico a nessuno. Aveva poi aggiunto che “la decisione sulla rimozione è stata assunta autonomamente da Sarraj e non è valida, in quanto ogni decisione deve essere presa da tutti i membri del Consiglio presidenziale”. “Sto pagando le pressioni internazionali che incidono sulle decisioni, ma la soluzione è che i libici stiano lontano dalle ingerenze straniere”, aveva detto ancora l’ufficiale. Al Tawil ha ricoperto l’incarico di capo della zona militare di Sebha (città di cui era originario) dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi. E’ considerato vicino ai Fratelli musulmani, che lo avrebbero aiutato militarmente. Era anche sostenuto da alcuni deputati del sud che hanno boicottato i lavori del parlamento di Tobruk, come Suleiman al Faqhi, e da alcuni membri del Congresso nazionale come Mustafa Boushughur e dall’attuale ministro dell’Interno di Tripoli, Fathi Bashagha. Ha ricoperto infine l’incarico di capo della commissione per la sicurezza di Tripoli nel corso dei colloqui di Skhirat, in Marocco, nel dicembre 2015.

 

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