Le Nazioni Unite e il governo di accordo nazionale di Tripoli hanno lanciato oggi in Libia il Piano di risposta umanitaria 2019. L’iniziativa volta a raccogliere 202 milioni di dollari intende fornire assistenza sanitaria, protezione, acqua e riparo a 552.000 persone vulnerabili che vivono in Libia in condizioni disastrose. Il piano è stato lanciato a Tripoli dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Libia, Maria Ribeiro, e il ministro della Governance locale, Milad Al Taher, alla presenza del capo del Consiglio di presidenza, Fayez al Sarraj, e del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamé. Lo riporta l’agenzia di stampa italiana Nova.
“Anni di instabilità e insicurezza hanno messo a dura prova il benessere di molti bambini, donne e uomini in Libia. Ogni anno che passa, la popolazione lotta per resistere all’impatto di una crisi che ha destabilizzato il paese e devastato l’economia”, ha detto la Ribeiro, citata in un comunicato stampa della Missione di sostegno delle Nazioni Unite (Unsmil). “Molte migliaia di famiglie non sono in grado di permettersi cibo, acqua e prodotti di base, e sono costrette a prendere misure disperate per superare questi tempi difficili”. Il piano Onu rivela che circa 823 mila persone, tra cui 248 mila bambini, hanno bisogno di una qualche forma di assistenza umanitaria in Libia; metà di essi sono cittadini libici, mentre l’altra metà sono rifugiati e i migranti. L’Onu ricorda che centinaia di migliaia di rifugiati e migranti affrontano in Libia gravi violazioni dei diritti umani e abusi. “Il rispetto dei diritti umani è la chiave per far avanzare la Libia verso la stabilità: con la stabilità può esserci uno sviluppo significativo”, ha affermato la Ribeiro. “Sebbene l’azione umanitaria non sia la soluzione alla crisi libica, rimane cruciale per la stabilità della Libia ed è fondamentale per consentire a centinaia di migliaia di persone di vivere con dignità”. Negli ultimi quattro anni, l’Onu e i suoi partner hanno compiuto importanti progressi aumentando l’accesso umanitario e costruendo partnership più forti con organizzazioni locali e nazionali. L’anno scorso, le Nazioni Unite e i suoi partner hanno ricevuto circa 81 milioni di dollari, consentendo di fornire assistenza umanitaria a 320 mila persone, tra cui 187.000 sfollati interni. “Il piano di risposta umanitaria è un fattore chiave per raggiungere la stabilità e la sicurezza. Apprezziamo enormemente il sostegno fornito da tutte le organizzazioni delle Nazioni Unite, dai servizi delle infrastrutture a quelli per migliorare l’accesso alle strutture sanitarie, dall’istruzione e alle strutture igienico-sanitarie”, ha dichiarato da parte sua il ministro libico Al Taher.