La Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha rilasciato una dichiarazione che evidenzia i risultati della prima fase dei colloqui del comitato militare congiunto composto da 5 alti ufficiali del Governo di Accordo Nazionale (GNA) e 5 del Libyan National Army (LNA). I colloqui si sono avuti a Ginevra, alla presenza dell’inviato speciale Onu Ghassan Salamè e della sua vice e incaricata per gli Affari Politici Stephanie Williams lo scorso 3 febbraio.
La Missione, scrive Libia.it, ha indicato l’esistenza di un “ampio consenso tra le due parti sull’urgente necessità dei libici di preservare la sovranità e l’integrità territoriale della Libia e di preservarla e proteggerne i confini, nonché la necessità di astenersi dall’impegnare la decisione nazionale e le capacità del paese con qualsiasi potere esterno, nonché di fermare il flusso di combattenti non libici e rimuoverli dai loro territori libici, compresi i gruppi terroristici designati dalle Nazioni Unite: Al-Qaeda, ISIS ed Ansar al-Sharia“.
UNSMIL ha rivelato che le due parti sostengono il processo in corso di scambio di prigionieri e di restituzione dei cadaveri dei morti in battaglia, hanno concordato inoltre sulla necessità di accelerare il ritorno degli sfollati nelle loro case, specialmente nelle aree degli scontri. I rappresentanti militari dell’LNA e del GNA, confermando la necessità di proseguire i negoziati per raggiungere un accordo globale sul cessate il fuoco, si dovrebbero ritrovare a Ginevra il 18 febbraio per un nuovo ciclo di negoziati.