Tra i tanti rapporti del Segretario generale delle Nazioni Unite al Consiglio di Sicurezza quello del 21 gennaio evidenzia un “alert” per la costante minaccia dell’ISIS che continua nel sud della Libia: “esiste la concreta possibilità che la situazione della sicurezza nel sud della Libia potrebbe deteriorarsi ulteriormente, consentendo all’organizzazione e ad altri gruppi estremisti violenti di espandere le proprie attività”.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che, dopo l’uccisione del leader dell’organizzazione, Abu Bakr Al-Baghdadi, il 26 ottobre, l’emiro dell’organizzazione in Libia, Abdul Qadir Al-Najdi, ha annunciato la sua alleanza con il nuovo leader dell’ISIS, Abu Ibrahim al-Hashemi al-Quraishi.
Le Nazioni Unite hanno rilevato che l’arresto da parte dell’esercito nazionale (LNA) e delle forze del Governo di Accordo Nazionale (GNA) a Sirte, di membri sospettati di appartenere all’ISIS lo scorso ottobre, conferma gli sforzi continui da parte del GNA e dell’LNA di perseguire l’organizzazione terroristica.
Il rapporto ha anche ricordato che il Comando degli Stati Uniti in Africa (AFRICOM) ha dichiarato che almeno 43 elementi terroristi sono stati uccisi in quattro attacchi aerei nel sud della Libia lo scorso settembre, sottolineando che i raid sarebbero stati effettuati in coordinamento con il governo di Al-Wefaq.