Il porto commerciale di Bengasi è stato riaperto oggi dopo tre anni di inattività a causa dei combattimenti scoppiati nella città tra i gruppi armati islamici e le forze militari guidate dal generale Khalifa Haftar.
Attualmente sono due i governi che si stanno contendendo la Libia: il governo di accordo nazionale, sostenuto dall’Onu e guidato da Fayez al Sarraj, e un governo non riconosciuto dalla comunità internazionale, che ha sede nell’Est controllato dal generale Haftar.
L’apertura del porto però è avvenuta grazie ad Abdullah al-Thani, leader di un governo parallelo che è giunto a bordo della prima nave cargo che, sentito dalla France Presse e riferendosi alla vittoria delle truppe di Haftar contro i gruppi terroristici-oscurantisti, ha dichiarato: “Ringraziamo Dio perché la giustizia ha avuto la meglio contro l’ingiustizia. L’entrata in porto di questa nave cargo con a bordo medicine e cibo, rappresenta una sfida enorme agli oscurantisti che lo usavano per portare armi ai terroristi”.
Per stimolare l’attività commerciale, le autorità portuali di Bengasi hanno annunciato un’esenzione temporanea dei dazi doganali sulle importazioni di beni.