L’inviato speciale delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamé, secondo quando riporta l’agenzia di stampa italiana Nova, ha dichiarato che le elezioni parlamentari “potrebbero aver luogo già nella prossima primavera”. Citato dal quotidiano panarabo con sede a Londra “Asharq al Awsat”. “Due o tre settimane” di incontri tra i rappresentanti tra le varie fazioni rivali della Libia saranno ancora necessari prima di poter fissare una data certa, ha osservato Salamé. “Ma la decisione di convocare la conferenza nazionale è già stata presa e sono iniziati i contatti tra i nostri partner libici”, ha sottolineato l’inviato speciale Onu.
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Salamé ha rivelato che il cessate il fuoco a Tripoli è rispettato, sottolineando che lui insieme a 15 comandanti di polizia stanno osservando da vicino l’attuazione della tregua. Il diplomatico Onu ha anche lodato gli sforzi compiuti dal ministro dell’Interno del governo di Accordo nazionale Fathi Ali Bashagha per incoraggiare la formazione di organismi di sicurezza, in particolare la decisione di sostituire un certo numero di agenti della sicurezza al ministero. Salamè ha osservato che vi sono nel paese almeno 15 milioni di armi non dichiarate, il che significa che ogni libico possiede due o tre armi. Per l’inviato Onu il ritiro di questi armamenti “non avverrà in una notte ed è una vera sfida”. Salamé ha aggiunto inoltre una missione dell’Onu sarà lanciata a Bengasi nei prossimi giorni, con piani in corso per avviarne un’altra Sebha, nel sud della Libia.