(di Massimiliano D’Elia) Dovevano trovare un colpevole e lo hanno individuato nel Capo della Forza Armata. E’ stato licenziato l’ammiraglio Marcelo Srur che era a capo della Marina argentina dopo la scomparsa del sottomarino Ara San Juan e del suo equipaggio nelle acque meridionale dell’Oceano Atlantico il mese scorso. Lo scrive la Bbc online precisando che il ministro della Difesa lo ha di fatto ‘pensionato’. Una vasta operazione di ricerca internazionale era stata lanciata alla ricerca del sommergibile. Alcune navi sono ancora presenti nel luogo dove si presume che sia sparito ed esattamente nell’area dove erano stati registrato un rumore nelle ore seguenti alla sua scomparsa.
L’opinione pubblica così e’ stata accontentata. Le colpe, tuttavia, sono da ricercare altrove. Il sommergibile scomparso con il suo equipaggio faceva parte di una flotta oramai datata. Il San Juan aveva appena avuto una lunga fase di restauro e ammodernamento. Molti marinai argentini ritenevano il battello non più efficiente, come gran parte della flotta. La scarsità dei fondi destinati alla Difesa argentina, del resto, portano anche a questo tipo di tragedie. Il loro armamento e’ costituito per la maggior parte da mezzi vecchi di altre nazioni che hanno subito, prima della vendita, importanti fasi di revamping.
Occorre destinare fondi per una Difesa sostenibile, efficacie ed efficiente, altrimenti si perdono risorse e come in questo caso anche uomini, che sono la risorsa più importante.
Avere una Difesa, sufficiente, e’ un pericolo per la nazione e per i suoi cittadini. Meglio non averla affatto oppure ridimensionarla a poche unità moderne efficaci e soprattutto efficienti. Non servono più i numeri ma la sostanza da ricercare nella capacità di riuscire a difendersi adeguatamente e riuscire a compiere azioni di profondità in contesti complessi e cyber.