Gli Stati Uniti e la Nato dovranno fornire analisti di lingua farsi ed insegnare il farsi agli analisti dell’intelligence ucraina. Ciò consentirà agli analisti dell’intelligence ucraina di identificare meglio i consulenti militari iraniani presenti in Crimea ed eventualmente catturarli.
(di Massimiliano D’Elia) Teheran ha inviato propri consulenti del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Crimea per addestrare i russi a pilotare i droni di fabbricazione iraniana. La Russia ha già impiegato i droni suicidi iraniani, gli Shahed-136, Shahed-129 e Mohajer-6, contro installazioni energetiche ed edifici civili a Kiev.
Molto probabilmente l’Iran continuerà a inviare i propri militari in Crimea per rafforzare la sua partnership strategica con la Russia. Un legame che preoccupa non poco l’Ue, la Nato e Isreale. La Russia di fronte alla guerra ad elastico sul terreno dove prende e perde posizioni nel giro di pochi giorni, utilizzerà sempre di più i droni con un triplo vantaggio: sono più letali, costano di meno di un’artiglieria o di attacchi aerei, e non fanno perdere vite umane.
Gli istruttori iraniani, in questa fase della guerra, stanno aiutando i russi a migliorare le loro capacità di puntamento dei droni per provocare più danni e vittime. L’esercito russo ha intenzione, secondo il sito – Counterterrorism Group – CTG, di annientare le infrastrutture energetiche di Kiev per giocarsi la carta dell’inverno, lasciando al freddo la popolazione ucraina. L’industria energetica ucraina, in condizioni normali, fornisce elettricità anche all’UE ma da ottobre scorso ha smesso di esportare elettricità a causa degli attacchi missilistici russi.
Molti analisti pensano che l’Iran potrebbe proporsi, in un prossimo futuro, come osservatore indipendente nei terriotori martoriati dalla guerra tra Russia e Ucraina in cambio di sostegno militare e diplomatico di Mosca con Washington (colloqui in corso sugli accordi sul nucleare)
Teheran e Mosca sono diventati nel corso degli anni partner strategici, le cui relazioni si sono rafforzate grazie alle loro azioni militari congiunte a sostegno del regime del presidente Bashar al-Assad in Siria e agli accordi congiunti di libero scambio nell’Unione economica eurasiatica (EEU). Tra prezzi elevati del petrolio e sanzioni, l’Iran continua a offrire sostegno alla Russia, dimostrando cooperazione contro i paesi occidentali.
Pro e contro dell’intervento iraniano in Ucraina
L’influenza iraniana in Ucraina porterà probabilmente al coinvolgimento nel conflitto di nazioni come Israele. Il maggiore coinvolgimento dell’Iran in Ucraina potrebbe giocare a favore (rivedere le politiche discriminarorie di Mosca ) delle minoranze musulmane private dei diritti civili in Russia, che subiscono discriminazioni religiose ed etniche da parte dei membri delle forze armate russe.
La Russia rafforzerà il suo controllo territoriale sulle regioni di Kherson, Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia utilizzando droni iraniani per rallentare l’avanzata delle truppe ucraine, interrompendo, nel conmtempo, la catena di approvvigionamento. Per questo motivo gli esperti militari iraniani arriveranno in altre regioni ucraine controllate dalla Russia per fornire supporto tattico all’esercito russo. In questo aiuto diretto sul terreno c’è però il rischio che i militari iraniani possano essere catturati e utilizzati come leva politica nei negoziati di Washington con l’Iran. Di fronte alla crecente minaccia dell’alleanza Russia-Iran gli Stati membri della NATO, molto probabilmente, dovranno fornire ulteriore supporto logistico e diplomatico all’Ucraina.
Secondo gli esperti il coinvolgimento iraniano aumenterà l’intensità della guerra ritardando il processo dei negoziati di pace. Il continuo dispiegamento di consiglieri militari iraniani che forniscono alla Russia informazioni operative incoraggerà la Russia ad utilizzare i droni in maniera sistematica e massiva grazie alla linea di credito illimitata pattuita con le industrie della difesa iraniane.
L’influenza iraniana in Ucraina potrebbe portare Israele ad interrompere la sua neutralità, Tel Aviv potrebbe fornire all’Ucraina i suoi avanzatissimi sistemi di rilevamento dei droni. Anche l’Ue e gli Stati Uniti saranno costrette ad inviare armi antidroni al governo ucraino per contrastare gli attacchi dei micidiali dei droni iraniani.
Le contromosse dell’Occidente
EUCOM, W/T e CENTCOM raccomandano a Stati Uniti e Nato di continuare a fornire sistemi antidroni all’esercito ucraino come misura difensiva. Dovranno essere implementate le misure di monitoraggio e contrasto dei droni per proteggere le infrastrutture energetiche. Le apparecchiature di monitoraggio dei droni includono analizzatori di radiofrequenze, sensori acustici, ottici e radar. Le contromisure per combattetre i droni dovranno comprendere jammer a radiofrequenza, spoofer GPS e dispositivi a microonde ad alta potenza. Occorrerà che l’esercito ucraino camuffi le principali risorse militari, come depositi di munizioni e centri di comando, che la Russia cercherà di prendere di mira attraverso gli UAV iraniani.