La Marina militare americana ha reso noto poche ore fa che l’Iran ha sequestrato ieri, in acque internazionali, una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall nel Golfo di Oman.
Le forze armate iraniane hanno confermato il sequestro per via di un incidente avvenuto con una barca iraniana. Lo scontro, secondo Teheran, avrebbe provocato diversi feriti tra l’equipaggio.
La Marina degli Stati Uniti ha identificato la nave come la Advantage Sweet. Secondo i dati di tracciamento della nave Refinitiv, si tratta di una nave cisterna per greggio che era stata noleggiata dalla Chevron e che aveva attraccato l’ultima volta in Kuwait.
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Chevron ha detto a Reuters di essere a conoscenza della situazione che coinvolge la Advantage Sweet e di essere “in contatto con l’operatore della nave con la speranza di risolvere questa situazione il prima possibile”.
La destinazione della nave era il porto di Houston, nel Golfo del Messico.
“Le continue azioni da parte dell’Iran nei confronti delle navi e l’interferenza con i diritti di navigazione nelle acque regionali sono una minaccia per la sicurezza marittima e l’economia globale“, ha affermato la Marina degli Stati Uniti, aggiungendo che negli ultimi due anni l’Iran ha sequestrato illegalmente almeno cinque navi commerciali in transito nello stretto di Hormuz dove passa circa un quinto del traffico mondiale di greggio e di altri prodotti petroliferi.
La Marina degli Stati Uniti ha aggiunto di aver potuto confermare il sequestro grazie all’invio sul luogo di un aereo da pattugliamento marittimo P-8 Poseidon.
Tra le ipotesi alla base dell’azione della marina iraniana il transito nello stretto di una nave americana la scorsa settimana, oppure potrebbe essere una risposta alle sanzioni del 24 aprile scorso da parte degli Stati Uniti contro i guardiani della rivoluzione iraniani.
L’Iran lo scorso novembre ha rilasciato due petroliere battenti bandiera greca che aveva sequestrato nel Golfo a maggio in risposta alla confisca di petrolio da parte degli Stati Uniti a una petroliera battente bandiera iraniana al largo della costa greca.
I colloqui indiretti tra Teheran e Washington per rilanciare il patto nucleare iraniano del 2015 con le potenze mondiali si sono bloccati da settembre su una serie di questioni, tra cui la violenta repressione delle proteste popolari da parte della Repubblica islamica, la vendita di droni di Teheran alla Russia e l’accelerazione del suo programma nucleare.
La Marina degli Stati Uniti, la cui V flotta ha sede nello stato insulare del Golfo del Bahrain, ha invitato l’Iran a rilasciare immediatamente la petroliera.