L’attenzione dell’Italia resta alta, consapevole della necessità di diversificare ulteriormente gli approvvigionamenti e di agire tempestivamente per prevenire eventuali emergenze. La strategia messa in campo riflette un approccio pragmatico che mira a garantire la sicurezza energetica del Paese, anche in un contesto internazionale instabile
Il governo italiano, attraverso il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, sta lavorando su un piano articolato per affrontare le speculazioni e garantire la stabilità del mercato energetico in un contesto di tensioni geopolitiche e aumento dei prezzi del gas. Il piano si muove su due livelli: da un lato, un’accelerazione delle misure a livello europeo, come il price cap e il disaccoppiamento dei prezzi tra energia da fonti fossili e rinnovabili; dall’altro, interventi nazionali per gestire eventuali picchi di domanda e assicurare un approvvigionamento stabile.
Sul fronte interno, il livello degli stoccaggi di gas, attualmente poco sotto l’80%, è considerato adeguato. Tuttavia, il governo sta studiando ulteriori misure per potenziare le riserve. Tra queste figura l’uso delle iniezioni in controflusso per aumentare la quantità di gas disponibile nei siti di stoccaggio, nonché l’utilizzo delle riserve di gas naturale liquefatto (GNL) per affrontare improvvisi picchi di domanda. Il meccanismo, scrive Il Sole24Ore, già autorizzato dal ministero e disciplinato da una delibera dell’Arera, prevede la remunerazione degli operatori che partecipano al sistema di peak shaving, consentendo una maggiore flessibilità operativa.
Il piano nazionale include anche strumenti per calmierare i prezzi del gas per le industrie ad alta intensità energetica, il cosiddetto gas release. Questo strumento, atteso da tempo dalle imprese, punta a offrire gas a prezzi agevolati. Tuttavia, il suo funzionamento richiede un’attenta calibrazione per bilanciare i costi per gli acquirenti e le remunerazioni per i fornitori. Gli uffici tecnici del ministero stanno lavorando per trovare una soluzione sostenibile che soddisfi tutte le parti coinvolte.
A livello europeo, Pichetto Fratin intende rilanciare il dibattito sul price cap e creare nuove alleanze per ottenere maggior supporto su questo tema cruciale. Un incontro con il vice cancelliere tedesco Robert Habeck, previsto nei prossimi giorni, sarà un’occasione per creare un asse con la Germania, anch’essa alle prese con i costi energetici elevati. L’obiettivo è spingere Bruxelles a un maggiore pragmatismo nel definire politiche energetiche che possano alleviare la pressione su famiglie e imprese.
Nel breve periodo, un importante contributo arriverà dalla nuova nave rigassificatrice di Snam, la BW Singapore, che entrerà in funzione ad aprile e garantirà ulteriori 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Questa capacità, sommata a quella degli altri terminali GNL, compenserà il gas precedentemente fornito dalla Russia prima del conflitto.
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