Maurizio Molinari su Repubblica ha lanciato la proposta, anzi l’esigenza di dotarsi di un “Consiglio di Sicurezza Nazionale”, come Francia, Germania, Gran Bretagna e Usa. La situazione geopolitica attuale richieche risposte veloci.
La proposta è stata recepita dal presidente di commissione Esteri e Difesa del Senato, Stefania Craxi che ha messo all’ordine del giorno la discussione di questa nuova opportunità per la Sicurezza e la Difesa della Repubblica.
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Anche il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini aveva trattato l’argomento alla conferenza degli ambasciatori alla Farnesina un mese fa: “. Per l’ex ministro dem della Difesa, “E’ forse venuto il momento di iniziare a riflettere sulla definizione di una strategia di sicurezza nazionale sotto il coordinamento della Presidenza del consiglio”.
Gli attori che dovrebbero far parte di questa nuova struttura operativa sono Esteri, Difesa, Sviluppo economico, Interno e Intelligence, nonchè gli Enti interessati di volta in volta, a secondo delle emergenze da trattare..
Guerini, tuttavia, fa una riflessione: l’Italia ha già il Consiglio supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica, come previsto dalla Costituzione, e il comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr). Il Consiglio supremo di Difesa però si riunisce solo due volte l’anno, ovvero quando se ne ravvisi la necessità.
Stefania Craxi afferma che “la prima cosa di cui mi sono resa conto è stata che l’Italia non ha un piano strategico di difesa e di sicurezza del Paese. Ho quindi già preparato un appunto, perché ritengo indispensabile il coinvolgimento dalle forze armate ai vari i gangli dello Stato“.
La Francia ha di recente istituito una commissione per la sicurezza di 160 componenti, direttamente dipendente dal presidente del Consiglio.
Giorgio Mulè, ex sottosegretario alla DIfesa concorda sulla necessità di dotarsi di una struttura interministeriale ed interagenzia permanente per via delle crisi attuali che spaziano dalla guerra in Ucraina alle rotte dei migranti dal Nordafrica e dai Balcani utilizzate per traffici illegali, all’allarme terrorismo nel Sahel, all’emergenza energetica in Europa, agli attacchi cyber alle infrastrutture civili fino alla sfida con la Cina sull’intelligenza artificiale.