Il suono della campana, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha ufficializzato oggi il cambio di consegna del comando della base spaziale orbitante all’astronauta italiano Luca Parmitano.
Nel corso di una breve cerimonia, consumata in una manciata di minuti, il comandante uscente, il cosmonauta Alexei Ovchinin, ha affidato i prossimi tre mesi di missione in orbita intorno alla Terra a Luca Parmitano.
Luca Parmitano, nel corso del suo breve discorso ha detto: “Oggi spenderò poche parole per raccontare questa giornata una di queste è senz’altro ‘gratitudine’, non solo nei confronti di tutti voi – ha detto rivolgendosi agli altri membri dell’equipaggio – ma anche nei confronti di tutti quelli che hanno lavorato e mi hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Sono veramente grato – ha aggiunto – al mio paese, al sistema che mi ha permesso di essere qui: l’istruzione, la scuola, l’Accademia Aeronautica, l’Aeronautica Militare e tutte le persone che hanno partecipato alla mia formazione e alle quali oggi va tutto il mio ringraziamento“.
Alle parole del nostro astronauta, fanno eco le parole pronunciate da Giorgia Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che in una notta ha augurato buon lavoro a Luca Parmitano.
“Auguri di buon lavoro a Luca Parmitano, che permette all’Italia spaziale di raggiungere un grande traguardo. Diventare comandante della Stazione Spaziale Internazionale è un grande privilegio, il primo per un astronauta italiano. È il riconoscimento della sua grande professionalità e delle sue competenze dimostrate sul campo e in volo“.
Saccoccia, parlando della missione Beyond e dell’attività svolta da Parmitano, entrato a far parte nel 2009 del corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha osservato: “si sta confermando, così, come una missione dai grandi risultati anche grazie al forte contributo italiano. Luca è stato già protagonista di una prima presenza in orbita con la missione Volare dell’Asi, grazie alla quale sono stati raggiunti importanti obiettivi scientifici e di comunicazione. Siamo orgogliosi, quindi, della sua assegnazione al comando della Iss“.
Saccoccia, riferendosi poi alle capacità espresse dal “sistema Italia”, in un passaggio, ha aggiunto: “segna la conferma per il sistema Italia, anche grazie all‘Aeronautica Militare, delle capacità a tutto tondo nel formare e preparare a livelli eccelsi tutta la pattuglia dei sette astronauti tricolori che si sono alternati in orbita in questi anni“.