L’Arabia Saudita di Mohammed bin Salman, noto come MBS, è diventata un fattore di stabilità in Medioriente. MBS dopo aver riavvicinato Arabia Saudita e Iran con la longa manus della Cina ora vuole che la Siria ritorni ai tavoli che contano. MBS ha invitato Bashar al-Assad al vertice della Lega araba, previsto a Riad il 19 maggio prossimo.

MBS da anni lavora per conquistare un ruolo di primordine nello scacchiere dei paesi del Golfo. Si è riavvicinato a Kuwait ed Emirati e adesso alla Siria. Con Damasco c’è qualcosa in più: è riuscito ad arginare la diffusione delle droghe sintetiche siriane in Arabia Saudita impegnandosi a favorire la distensione in Libano, dove Damasco sostiene Hezbollah, mentre Riad le forze sunnite.

Assad rientrando nella lega araba rafforza il suo ruolo in patria mentre Bin Salman assurge al rango di grande mediatore dell’intera regione, decretando così una tregua proficua fra sunniti e sciiti. Con Isis e Fratelli musulmani quasi scomparsi dalla scena, ieri a Mosca la Turchia di Recep Tayyip Erdogan ha partecipato ai primi colloqui con i rappresentanti di Siria, Iran e Russia per definire i nuovi tratti delle sfere di influenza in Siria.