Quella inserita nel provvedimento del Consiglio di Stato è una vittoria per le nostre forze armate e per tutti i militari, una vittoria che sosteniamo e che ci dà grande soddisfazione, considerata la battaglia che il M5S porta avanti da diversi anni per la tutela dei diritti di rappresentanza dei militari. A tal proposito, siamo stati i soli a presentare una proposta che si adeguasse già alle sentenze espresse dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati M5S della Commissione Difesa. Finalmente – proseguono – un organo giuridico stabilisce quel che diciamo da tempo, ovvero che il divieto per i militari, sancito dall’art. 1475, comma 2, del Codice militare, di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali, si pone in contrasto con la stessa CEDU e con la Carta sociale europea, come interpretate dalla Corte di Strasburgo. Il principio, in questo senso, è invece di segno opposto e la negazione della titolarità stessa di tale diritto non trova alcun fondamento. L’auspicio è che anche la Corte Costituzionale si pronunci ora in questa direzione”, concludono i 5 Stelle.
di Redazione
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