Il Movimento 5 Stelle tiene il punto fermo sulle sue posizioni e continua a volere dare le carte sulle presidenze delle Camere, al punto da far saltare il tavolo della trattativa a costo di restare all’angolo. Nessun incontro con Silvio Berlusconi e nessun condannato o sotto processo ai vertici delle Istituzioni: da qui non ci si muove.
La conferma arriva anche dal Blog delle stelle dove Giulia Grillo e Danilo Toninelli, capigruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, hanno scritto: “Abbiamo appena terminato un nuovo incontro con i capigruppo delle altre forze politiche sulla questione dei presidenti delle Camere che ci apprestiamo a votare a partire da domani mattina. Abbiamo dovuto prendere atto dell’impossibilità di mettere sul tavolo una rosa di nomi per le presidenze, come eravamo pronti a fare, poiché gli esponenti di Forza Italia presenti all’incontro, per loro stessa ammissione, non avevano il mandato per discuterne. Siamo disponibili ad un incontro con il leader della coalizione di centrodestra che, come loro stessi hanno indicato, è il segretario della Lega Matteo Salvini”. Riferendosi poi ai leader di Forza Italia, aggiungono: “Silvio Berlusconi si ostina a chiedere un incontro con Luigi Di Maio e il M5S, ma noi non siamo disposti a dare una legittimazione politica a chi non l’ha ricevuta prima di tutto dai cittadini. Non saremo mai artefici di un Nazareno bis. A conferma della nostra disponibilità a garantire l’individuazione delle figure più adatte a ricoprire il ruolo di presidente delle due Camere e ad avviare così la XVIII legislatura, ci siamo detti disponibili a rinunciare a due vicepresidenze che pure ci spetterebbero, lasciando che vadano ad altri gruppi parlamentari a garanzia della massima rappresentatività del voto popolare. Ci auguriamo che la notte porti consiglio e che domani possa partire una legislatura davvero al servizio dei cittadini, abbiamo tanto da lavorare”.
Si apprende intanto che è stata convocata per domani alle 9.00, l’assemblea dei gruppi congiunti M5S presso l’Auletta dei gruppi parlamentari con il capo politico Luigi Di Maio e servirà a definire la linea in vista delle prime votazioni in aula sui presidenti delle Camere.