Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà in Arabia Saudita al termine del suo viaggio negli Emirati Arabi Uniti per una visita non programmata nel regno per discutere con l’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, la situazione in Libano dopo le dimissioni del premier Saad Hariri e la crisi in Yemen. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Macron alla stampa francese durante la sua permanenza negli Emirati, la visita a sorpresa in Arabia Saudita è stata decisa per discutere le attuali tensioni nella regione e lavorare con Riad per raggiungere la stabilità in Medio Oriente. “Ho deciso di recarmi a Riad per incontrare il principe ereditario. Principalmente per avere un primo incontro con lui, ma anche per discutere le questioni regionali, in particolare la crisi in Yemen e la situazione in Libano”, ha dichiarato Macron.Lacrisi nella regione mediorientale si è acuita lo scorso 4 novembre quando il premier libanese Saad Hariri ha annunciato proprio da Riad le sue dimissioni dall’incarico, accusando l’Iran di destabilizzare la regione e denunciando i tentativi di Hezbollah di minare la stabilità del Libano e di attentare alla sua persona. Le dimissioni di Hariri sono state percepite sia all’interno che all’esterno del Libano come un ulteriore fronte di scontro tra Riad e Teheran. La dimissioni di Hariri in diretta da Riad e la successiva permanenza del premier nella capitale saudita hanno dato adito ad una serie di speculazioni su possibili pressioni da parte dell’Arabia Saudita sul primo ministro libanese, considerato troppo debole dall’establishment di Riad nei confronti di Hezbollah, i cui esponenti fanno parte del governo di unità nazionale retto da Hariri. Oggi Hariri ha incontrato nella sua residenza di Riad l’ambasciatore francese in Arabia Saudita, Francois Gouyette, secondo quanto riferisce un comunicato stampa dell’ufficio del primo ministro, confermando la scelta della Francia come possibile mediatore nella crisi in corso. Prima di incontrare Gouyette, Hariri ha ricevuto il responsabile della missione dell’Unione Europea nel regno, Michele Cervone D’Urso. Nei giorni scorsi, Hariri ha anche incontrato gli ambasciatori di Stati Uniti e Regno Unito in Arabia Saudita, rispettivamente Christopher Henzel e Simon Collins. Intanto fonti del governo libanese hanno riferito ai media internazionali la preoccupazione da parte delle istituzioni di Beirut che il premier Hariri sia in stato di “detenzione” nella capitale saudita. Proprio per smentire queste voci, lo scorso 7 novembre il primo ministro libanese si è recato nella capitale emiratina Abu Dhabi per una serie di incontri, facendo tuttavia ritorno a Riad.