Sanità, turismo ed educazione, ma anche lotta al cambiamento climatico e, soprattutto, cultura sono queste le “cinque priorità” evocate dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha ricevuto oggi all’Eliseo l’omologo beninese Patrice Talon, per “intensificare il partenariato” tra la Francia e il Benin.
Nel corso della conferenza stampa congiunta avvenuta al termine del loro incontro Macron ha affermato “Il Benin è un paese stabile, democratico e amico della Francia”. Il capo dell’Eliseo ha giudicato positivamente “il coraggioso programma di riforme” attuato da Talon, che rispecchia “una politica ambiziosa volta a rilanciare la crescita economica de paese”.
Dal canto suo, il presidente del Benin ha ricordato che Parigi è “un partner privilegiato” per Porto Novo. “Abbiamo intrapreso delle riforme coraggiose e impopolari ma sappiamo che è la sola strada per uscirne”, ha poi affermato, aggiungendo che “c’è qualche tensione ma e’ il segno che va bene”.
In campo sanitario Macron ha confermato l’impegno della Banca pubblica di investimento con un’assicurazione di credito da 176 milioni di euro. Nel campo della lotta al cambiamento climatico e delle politiche per lo sviluppo di città durevoli, il leader francese ha annunciato un “programma ambizioso” per Cotonou e altre tre città del Benin. Nel corso dell’incontro è stato firmato un accordo con l’Agenzia francese per lo sviluppo (Afd) che prevede un finanziamento di 58 milioni di euro. Aiuti anche nel settore turistico, considerato come una delle “grandi priorità”.
Macron ha promesso il sostegno della Francia, che ha “una competenza riconosciuta in questo campo”. Gli aiuti previsti dall’Agenzia francese dello sviluppo si elevano a 43 milioni di euro. “Contiamo molto sulla Francia per accompagnarci nella cooperazione culturale”, ha commentato Talon, sottolineando la volontà di “fare del turismo un pilastro maggiore dell’economia beninese”.
In campo culturale Macron ha ricordato quanto annunciato a Ougadougou nel corso della sua ultima visita lo scorso novembre, quando sottolineò i desiderio di “vedere il patrimonio culturale di diversi paesi africani esposto e conservato in Africa”. Il capo di stato francese si è impegnato affinché avvengano restituzioni “temporanee o definitive”. Per questo, il governo ha chiesto alla storica Benedicte Savoy e allo scrittore senegalese Felwine Sarr di compiere “un lavoro di riflessione e consultazione” che dovrebbe terminare a novembre. Secondo Macron il patrimonio africano deve valorizzato a Parigi, ma anche a Dakar, Lagos, Coutounou. Talon ha concluso il suo intervento dichiarando che quello che interessa è di poter presentare il patrimonio del suo Paese.